Meghan Markle ha attaccato le “caricature” di Hollywood per quanto riguarda le donne asiatiche nei film, puntando il dito soprattutto contro cult come Kill Bill, Full Metal Jacket e Austin Powers. La duchessa del Sussex ha dato vita alla polemica durante la sua serie di podcast che ha ripreso il via dopo l’interruzione dovuta alla morte della regina Elisabetta II.
All’interno del suo podcast, Meghan Markle ha parlato della rappresentazione delle donne asiatiche nei film, affrontando il discorso con le sue ospiti: la giornalista Lisa Ling e la comica Margaret Cho. “The Dragon Lady, la tentatrice dell’Asia orientale il cui misterioso fascino straniero è descritto come allettante e mortale: questo stereotipo è penetrato in gran parte del nostro intrattenimento“, ha detto la star di Suits, aggiungendo: “Ma questo stereotipo tossico delle donne di origine asiatica, non finisce una volta che i titoli di coda sono terminati“. La moglie del principe Harry ha quindi detto che molti film di produzione americana sono colpevoli di presentare caricature di donne di origine asiatica come eccessivamente sessualizzate o aggressive.
“Film come Austin Powers e Kill Bill hanno presentato queste caricature di donne di origine asiatica come ipersessualizzate o aggressive“, ha detto Meghan Markle, riferendosi ai personaggi Fook Yu e Fook Mi in Austin Powers e al personaggio di Lucy Liu, O-Ren Ishii, nel cult di Quentin Tarantino. Ha notato che tali caratterizzazioni risalgono almeno al 1924, quando Anna May Wong interpretava un’intrigante schiava mongola al fianco di Douglas Fairbanks in Il ladro di Bagdad.
La sociologa Nancy Wang Yuen, che ha scritto dello stereotipo di Dragon Lady nel suo libro Reel Inequality: Hollywood Actors and Racism, ha raccontato di essere stata “richiamata” da un uomo attraverso una battuta di Full Metal Jacket mentre era in viaggio per una conferenza accademica: “Mi sono guardata intorno ed ho visto che ero l’unica donna asiatica in quella zona. Sapevo che stava parlando con me, anche se non so nemmeno se avesse mai visto Full Metal Jacket“.
In precedenza, Lucy Liu ha commentato il suo ruolo in Kill Bill, affermando che il personaggio rappresentava il classico stereotipo di “Dragon Lady“, che ha definito la donna donna asiatica come una donna “astuta e ingannevole“, che usa la sua sessualità “come un potente strumento di manipolazione” e che spesso è “emotivamente e sessualmente fredda e minaccia la mascolinità“. Scrivendo per il Washington Post, ha aggiunto: “Kill Bill presenta altre tre assassine professioniste oltre a Ishii. Perché non chiamare Uma Thurman, Vivica A Fox o Daryl Hannah per la dragon lady? Posso solo concludere che è perché non sono asiatiche. Avrei potuto indossare uno smoking ed una parrucca bionda, ma sarei stata comunque etichettata come una donna drago a causa della mia etnia“.