Nella serata di consegna degli Oscar 2024 alla carriera, Mel Brooks, destinatario del premio insieme ad Angela Bassett e Carol Littleton, ha stregato i presenti con un discorso breve ma incredibilmente arguto, in cui ha ringraziato l’Academy per l’onorificenza ricevuta, non risparmiando un po’ di sana autoironia; il regista di Frankenstein Junior, infatti, ha giurato che questa statuetta è troppo importante per lui, e che non la venderà mai, al contrario di quanto fatto per l’unico altro Oscar, quello ricevuto nel 1969 alla miglior sceneggiatura, grazie a Per favore, non toccate le vecchiette.
Lo spettacolo di frizzi e lazzi senza soluzione di continuità è iniziato però ben prima che Brooks pronunciasse la prima parola del suo discorso; salendo a fatica verso il palco, infatti, il comico, 97 anni, dopo aver salutato Nathan Lane e Matthew Broderick, che pochi istanti prima l’avevano introdotto, con un bacio sulla guancia, ha scherzato con il pubblico
Sto rischiando di prendermi il Covid per colpa loro!
Dopo aver ringraziato l’Academy per il premio, Brooks entra nel vivo del discorso, continuamente inframmezzato da battute
Questo premio significa molto per me, davvero molto. Se penso all’altro Oscar che ho vinto, nel 1969, per la sceneggiatura di The Producers, mi sento male. Mi manca da morire; non avrei mai dovuto venderlo [il pubblico ride]. Dai, ragazzi, cercate di capirmi, erano brutti tempi, quelli!
Ma, come dicono spesso i comici senza crederci veramente, a parte gli scherzi… a parte gli scherzi… a parte gli scherzi, devo soffiarmi il naso!
A quel punto Brooks, mentre tira fuori un fazzoletto dalla tasca, prosegue, non perdendo occasione per infilare l’ennesima frecciata umoristica
Nessun altro fa le cose che faccio io, vero? Tutti fanno altre cose diverse, a volte cose belle, altre volte delle schifezze. Questa cosa qua sta decisamente nel mezzo, è mediocre… d’altronde, come vedete, è un normalissimo fazzoletto
Il discorso si conclude su un tono decisamente più serio, con i ringraziamenti finali di Brooks alla “famiglia” dell’Academy che ha riconosciuto il valore del suo lavoro
Io sono l’ultimo di quattro fratelli, ed è stato bello ed importante essere accolto e abbracciato da una famiglia così affettuosa e calorosa; allo stesso modo, quando i tuoi colleghi registi, attori o sceneggiatori apprezzano il tuo lavoro e lo onorano con questa splendida statuetta, è magnifico! Giuro, questa non la vendo!
Mel Brooks è uno dei pochi artisti al mondo a potersi fregiare dell’etichetta di EGOT, destinata ai vincitori dei quattro premi principali dell’intrattenimento statunitense; l’Emmy Award (televisione, vinto nel 1967 per un varietà), il Grammy (vinto per il musical di The Producers e per alcuni album di sketch), l’Oscar e il Tony (premio teatrale, vinto nel 2001 per il musical di The Producers).