Mickail Gorbaciov era conosciuto anche per la sua iconica voglia sulla testa pelata, un emoangioma piatto color rosso vino: l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica non ha mai voluto toglierla, nonostante fosse stata presa di mira da molti disegnatori satirici, spiegando che in quanto uomo politico aveva altre priorità
Mickail Gorbaciov è stato a capo dell’Unione delle Repubbliche Sovietiche dal 1985 al 25 dicembre del 1991, e poche settimane prima, l’8 dicembre 1991, i capi degli stati di Russia avevano firmato l’accordo che definiva la dissoluzione dell’Unione Sovietica, ratificato il 26 dicembre dal Soviet Supremo.
Lo statista che tutti conoscono come l’inventore della glasnost (trasparenza) e della perestrojka (ristrutturazione), viene ricordato anche per la voglia che ricopriva parte della sua testa pelata. Il presidente sovietico aveva questo nevo vinoso sulla fronte dalla nascita e spesso, nel periodo della sua presidenza, fu oggetto di scherno da parte di critici e satirici.
Mickail Gorbaciov non volle mai rimuovere chirurgicamente la macchia, nonostante gli fosse stato consigliato da alcuni esperti di immagine. Il presidente sosteneva di non essere interessato perché un personaggio pubblico deve dare importanza ai problemi reali del paese, tralasciando quelli relativi alla propria persona e al proprio aspetto fisico.
Il nevo vinoso, detto anche nevo flammeo, naevus flammeus o emangioma piatto, è una malformazione che coinvolge i vasi capillari della cute. Questa lesione, generalmente presente sin dalla nascita, come nel caso di Mickail Gorbaciov, ha la tendenza a persistere per tutta la vita.