A poche settimane dal clamore mediatico sollevato dal caso che vede contrapposti Morgan e Angelica Schiatti Marco Castoldi fornisce la sua versione dei fatti sulla sua passata relazione con l’artista, conosciuta con il nome d’arte di Santangelica. In una lunga intervista al Corriere Morgan smentisce che la loro sia stata una relazione breve e smentisce di averla minacciata, stalkerata e di averla fatta pedinare da due siciliani. Ha smentito anche il tentativo di revenge porn, di cui si è parlato. Nel suo racconto il cantautore svela di essersi sottoposto a terapie al cervello devastanti, per cercare di disintossicarsi, durante le quali lei lo aveva abbandonato. In questo contesto di forte malessere, lui aveva sviluppato un’ossessione per il suo addio, che è arrivata agli estremi. E alla fine porge le sue scuse pubbliche ad Angelica. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ha detto.
Circa un mese fa ci avevamo spiegato cosa è successo tra Morgan, Angelica Schiatti e il compagno di lei, il cantante Calcutta. In una nuova intervista al Corriere, introdotta da lungo paragrafo commovente sull’infanzia di Castoldi, Morgan racconta che Angelica dice che sono stati insieme tre mesi, ma in realtà sono stati otto anni in tutto in cui si sono frequentati da fidanzati, amici del cuore e amanti. Morgan definisce la loro relazione come “un costante scambio artistico, intellettuale, emotivo” che ha ispirato anche numerose canzoni.
“Era la relazione di due persone che, messe una accanto all’altra, erano naturalmente felici in un costante processo di scambio, edificante, produttivo, creativo (…) L’ho coinvolta nei progetti di lavoro: era in tutte le mie chat di gruppo, di musica, economiche. Eravamo io il suo punto di riferimento e lei il mio”
Morgan spiega che il rapporto non è durato tre mesi, come dice Angelica, ma si è intensificato nel giro di tre mesi, tra novembre 2019 (dopo che lui fu sfrattato di casa) e febbraio 2020. In questo arco di tempo entrambi avevano deciso di lasciare i loro compagni e sposarsi. Morgan lascia Alessandra Cataldo, da cui aspettava una delle sue figlie – e con la quale poi è tornato insieme. La Cataldo a sua volta ha preso le difese di Morgan, raccontando i fatti dal suo punto di vista. Il matrimonio tra Morgan e Angelica non viene mai celebrato, fortunatamente, ma c’è stata una stravagante cerimonia simbolica.
“Sergio Staino ci ha sposati simbolicamente con una cerimonia comunista, in uno sgabuzzino della Rai. Poi, ho chiesto ufficialmente la mano di Angelica alla sua mamma.”
Sempre stando alle parole di Morgan, prima di mettere su famiglia con lui, Angelica gli propone di disintossicarsi, con il suo sostegno, il cantante accetta di sottoporsi ad una potente terapia di stimolazione cerebrale, la Transcranial magnetic stimulation concepita dal prof Gallimberti per risolvere la dipendenza da cocaina, ed è in questo contesto che nascono le accuse di stalking, perché Angelica abbandona Morgan di punto in bianco, durante la terapia, e lui, devastato, la riempie di epiteti. E la terapia fallisce, per ammissione dello stesso Morgan.
Morgan spiega in cosa consiste la potente terapia che paragona ad un elettroshock:
“Si pratica posizionando degli elettrodi sul cranio. Le prime sedute le ho fatte fra marzo e aprile in ambulatorio a Milano, poi dal 28 aprile al 2 maggio ricoverato a Padova. La consideravo un’impresa impossibile. L’esito dipendeva dalla forza di volontà supportata dall’impegno emotivo del referente affettivo. E Angelica aveva chiesto di essere quel referente. Quando ha deciso di lasciarmi, prima che andassi a Padova, i medici l’hanno avvisata che così rischiavo il fallimento della terapia. Ma a Padova lei non mi ha accompagnato”
“Mi ha mollato lì, sotto gli elettrodi e non l’ho più vista. Stavo in un letto d’ospedale, col cervello bombardato di onde magnetiche, il nervo ottico che urlava. Sono uscito dall’ospedale e mi ha bloccato su WhatsApp, non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati un fiume di parole, di scambio di anime. Fino al giorno prima, ci parlavamo ogni secondo e, di colpo, si era trasformata. Nelle condizioni in cui ero, lo trovavo inspiegabile, spaventoso, era come se per lei fossi morto. Volevo solo capire perché si era trasformata in un giorno da amica a nemica”
Morgan decide di proseguire comunque la terapia per sé stesso e per sua figlia appena nata. Venti giorni dopo arriva la prima querela da Angelica Schiatti e Morgan chiarisce che quei “messaggi brutti” li ha mandati in quel contesto così difficile: si era ritrovato abbandonato dal suo referente affettivo durante una terapia complicata e dolorosa e per di più aveva scoperto che mentre lui era in ospedale, lei era all’Elba con un ex fidanzato.
“Non ero in me e c’era anche il lockdown e ormai una neonata che aveva bisogno di un padre. Provavo una rabbia ingiustificata, ero esasperato, svuotato di qualsiasi speranza. Mi sentivo in fin di vita psicologicamente ed emotivamente.”
Questo abbandono, secondo Morgan, arriva al culmine di un processo di disinnamoramento che Angelica aveva messo in atto nei suoi confronti da mesi.
“Aveva iniziato quando è uscita una nostra foto sui giornali e lei diceva che passava per sfasciafamiglie. È come se avesse fatto la terapia del disinnamoramento: costruisci il mostro per allontanarti (…) Aveva bisogno di costruire una figura solo negativa e di fare il no contact. Questa cosa deve averle preso la mano.”
Durante l’intervista Morgan ha ammesso di aver minacciato il suicidio, ma chiarisce che la sua era una richiesta d’aiuto. Lui il 26 aprile, in piena terapia, manda ad Angelica un “messaggio dolente” che ottiene una reazione negativa da parte della cantante. Eppure, sottolinea Morgan, era un messaggio d’amore, non una minaccia. E insinua che forse la reazione negativa era dovuta al fatto che da quel messaggio lei ne usciva come colei che lo aveva lasciato nel momento peggiore.
“Prima del ricovero, il 26 aprile, le mando “il messaggio dolente”, da cui, poi, ho tratto almeno venti canzoni. C’è tutta la nostra storia. Ne è venuto fuori una sorta di poema seriale, un’opera unica, mai fatta prima da nessuno, con musica, canzoni, prosa. Ma lei aveva preso il “messaggio dolente” come una minaccia. Sapeva che ogni cosa che scrivo diventa una canzone, mi fa “mi stai ricattando?”. Resto incredulo, scioccato. Le dico che è un atto d’amore, non una minaccia. Le chiedo di starmi accanto perché è un calvario.”
Riguardo i due siciliani che Morgan avrebbe assoldato per far pedinare la ragazza, il cantautore ridimensiona tutto a un malinfeso. E spiega che uno dei due è un suo fan che aveva detto di conoscere Angelica e si era offerto di parlarle, in un periodo così complicato per Morgan.
“C’era il lockdown, ero spesso sul social Club House, dove conosco un ragazzo che si presenta come mio estimatore, mi dà ragione sempre, c’è sempre. Non sapevo chi fosse, solo dopo scoprirò che è un rapper. Io stavo vivendo l’abbandono di Angelica, l’impossibilità di avere un chiarimento e ne parlavo, lui mi dice: la conosco, le parlo io. Non sono un pedinatore, non volevo farla rapire, infatti, non c’è alcun rinvio a giudizio su questo e i due siciliani non sono stati neanche indagati. Non so chi fosse l’altro che si è portato dietro per andare a Bologna, dove Angelica viveva col nuovo compagno, Calcutta. Fra l’altro, non li hanno trovati”
Anche il fatto di essersi finto Willy Peyote, un rapper, per contattare Angelica, va contestualizzato nel momento infernale che stava vivendo, ma Morgan chiarisce che non è mai stato uno stalker e non è stato ad un concerto di Angelica o al suo studio di registrazione, ed è anche per questo che non ha ricevuto un divieto di avvicinamento. Solo una volta voleva passare da lei per lasciarle dei fiori e l’aveva avvisata, ma lei non c’era.
Anche la foto scattata vicino casa di Angelica, sostiene lui, era una foto che gli era stata mandata da un’amica che si stava spostando in bici, e che lui ha utilizzato per scrivere un post su Selvaggia Lucarelli, perché gli serviva una foto neutra come sfondo al testo, ma non sapeva neanche che era stata scattata vicino casa di Angelica. “Capisce la sfiga?”
Infine Castoldi fa chiarezza sulla questione del revenge porn, ammettendo di aver scritto un messaggio osceno, nel condividere una foto di Angelica in una chat di gruppo, ma spiega che poi la foto l’ha cancellata subito e non l’ha vista nessuno. E sottolinea che non era una foto di nudo.
“La foto l’ho postata, subito cancellata, non l’ha vista nessuno e non era porno né intima. I consulenti tecnici della Procura non hanno trovato niente, nessun revenge porn”
Infine, arrivano le scuse pubbliche per Angelica, ma spiega che gliele aveva già fatte privatamente nel 2021.
“Ero nelle condizioni che le ho detto. Ora, chiedo ad Angelica pubblicamente scusa, ho detto cose orribili. Ero fuori di me”
Le ultime considerazioni sono riservate alla sua attuale situazione lavorativa. Alla giornalista che gli chiede se si è disintossicato, Morgan risponde che si era ripreso dopo la batosta ed era felice di aver firmato un contratto con Warner e di avere tanti progetti in vista, ma poi tutto si è sgretolato quando Calcutta ha chiesto un ultimatum alla Warner.
“Mi hanno salvato la musica e mia figlia. Nello scorso maggio, avevo firmato il contratto con Warner ed ero felice: da dodici anni cercavo un contratto con una major. Il mio più grande dolore è che mi è stato tolto ogni lavoro: il disco, un libro che doveva uscire, il programma Rai, i concerti. Mi sento come amputato. Con Warner, Calcutta ha detto o me o lui, e Warner mi ha stracciato il contratto. L’ho denunciato, ho dovuto farlo. Il brutto di questa vicenda è che mi hanno fatto diventare una persona che non sono: io credo che un cantautore non può denunciare un altro cantautore, io credo nel dialogo, nella forza delle parole, nella pietà, nell’umanità”
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