L’attrice e stunt Susan Backlinie è morta l’11 maggio 2024 nella sua abitazione in California a causa di un attacco cardiaco. Backlinie aveva 77 anni ed era ricordata per il ruolo di Chrissie Watkins, la prima vittima del film Lo Squalo, diretto da Steven Spielberg nel 1975. Negli ultimi anni viveva su una barca galleggiante a Ventura County e due anni fa era stata fotografata in giro mentre camminava aiutandosi con un bastone,
Backlinie aveva acquisito familiarità col nuoto sin da giovanissima: a 10 anni viveva a West Palm Beach e nuotava per miglia fuori dalla costa, alle superiori invece era una cheerleader e campionessa di nuoto. Aveva anche lavorato come “sirena” al Weeki Wachee Spring Park, un’attrazione turistica della Florida.
La scena iniziale de Lo Squalo, in cui fa un bagno all’alba insieme ad un ragazzo appena conosciuto, ha consegnato Susan alla storia del cinema. Nella sequenza in questione la ragazza si tuffa nel mare placido, ignara di ciò che la aspetta. Viene aggredita da un grosso squalo bianco che la strattona avanti e indietro, come farebbe un cane con un pezzo di carne. Per le riprese di quella scena l’attrice indossò il pezzo di sopra del bikini, e un jeans sopra il quale indossò un’imbracatura, come si vede nella foto qui sopra. Steven Spielberg ha sottolineato che le riprese di quella scena furono molto pericolose, perché per ottenere l’effetto di “sballottamento” che vediamo sullo schermo, Susan veniva tirata da diverse persone collocate su una barca a mare e poi tirata da altre persone che erano in spiaggia.
Spielberg raccontò a Vanity Fair che aveva scelto Susan proprio perché gli serviva una stunt capace di muoversi agevolmente in acqua e soprattutto con stunt così complicati. La “tortura” per Susan proseguì in sala doppiaggio, quando il regista le fece registrare le urla, versandole dei bicchieri d’acqua in bocca. Richard Dreyfuss disse in un documentario che una “tecnica” del genere viene utilizzata anche come tortura e si chiama waterboarding.
Il risultato però fu molto efficace, perché la stessa Blacklinie raccontò che quando incontrava i fan alle convention, si sentiva dire spesso che quella scena li aveva terrorizzati al punto da fargli evitare bagni in acqua. Dopo il successo de Lo Squalo Susan Backlinie tornò a lavorare con Steven Spielberg nel film 1941 – Allarme a Hollywood (in una scena che tra l’altro cita lo Squalo). La sua carriera cinematografica terminò verso la fine degli anni ’80. Oggi il film di Spielberg è considerato un classico, tempo fa Quentin Tarantino aveva detto che Lo Squalo era uno dei migliori film mai realizzati.