Nino Manfredi è morto il 4 giugno 2004 a causa delle complicazioni di un’ictus e di un’emorragia cerebrale che lo avevano colpito nei mesi precedenti. L’attore aveva 83 anni e l’ultimo periodo della sua vita era stato segnato da lunghi ricoveri in ospedale. Oggi le spoglie dell’artista sono custodite nel cimitero del Verano di Roma.
Il 7 luglio del 2003, subito dopo la fine delle riprese de La fine di un mistero, suo ultimo film, Nino venne colpito in casa da un ictus, che compromise tutta la parte sinistra del suo corpo. L’attore venne trasportato all’ospedale Santo Spirito d’urgenza e in gravi condizioni. Manfredi rimase in ospedale fino a settembre quando ebbe un netto miglioramento, grazie anche all’aiuto di una logopedista che lo aiutò a recuperare la parola, e tornò a casa. L’11 novembre 2003 però l’artista fu colpito da un’emorragia cerebrale e fu ricoverato all’ospedale Nuova Regina Margherita senza riuscire più a riprendersi. Fu un grande dolore per tutti i fan visto che la sua ripresa aveva fatto ben sperare e i medici sembravano ottimisti sul fatto che Nino si fosse ripreso dopo il primo ictus. Ad assisterlo, anche in questa occasione, fu sua moglie Erminia Ferrari.
Nino Manfredi trascorse gli ultimi mesi di vita in condizioni di salute precarie, tra qualche miglioramento e ulteriori peggioramenti. Alla sua morte, la camera ardente di Manfredi fu allestita nella sala della Promoteca del Palazzo Senatorio in Campidoglio ed ebbe funerali religiosi nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma nonostante si fosse sempre dichiarato ateo.