Anche la grande Ornella Vanoni ha ammesso di aver sofferto di depressione e di aver vissuto un’infanzia agiata ma solitaria. Proprio in quel periodo è nata la malinconia nel cuore dell’artista.
La cantante svela al Corriere della Sera: “Nasco ricca e annoiata. Molto spesso stavo nella mia stanza. Pensavo a quei fratelli e sorelle che crescono insieme, che si divertono a tirarsi le cuscinate. Forse in quel periodo è nata la mia malinconia. Amavo giocare a campana sotto casa, ma i miei non volevano giocassi con i figli della portinaia. Era una famiglia borghese. Ho amato molto mio padre, c’era in lui qualcosa che non andava poi ho capito che soffriva di depressione”.
Quando le chiedono se ha sofferto di depressione la Vanoni risponde: “Strehler mi diceva che avevo i nervi fragili. Non ho mai pensato al suicidio. Ero come quelle donne spettinate dei quadri antichi, sempre a un passo dalla follia. Però mi sono ripresa da sola. Mi conosco bene perché ho sofferto tanto. È nel dolore che capisci, non nella felicità”.
Ornella Vanoni non risparmia le stoccate prima a Sanremo “la gara è una cosa orribile, invece è bello andarci da ospite” e ai talent show: “Vorrei essere in giuria, però non mi chiamano e sbagliano”. Quando l’artista deve parlare delle sue eredi non ha dubbi: “Ce ne sono di brave come Elisa, Giorgia ed Emma, ma devono tirare fuori l’emozione”.