Pochi giorni fa, in occasione del suo 84esimo compleanno, il regista Pupi Avati ha accusato prima un malore che ha conseguito un ricovero in ospedale. Si trovava a Bologna per le riprese del suo ultimo film dal titolo La quattordicesima domenica. Lo stesso regista una volta passato il momento difficile ha tenuto ha rassicurare tutti: “Tutto bene, ne uscirò presto. Ho avuto solo uno scompenso cardiaco il giorno prima del mio compleanno, ma niente di grave. I medici dicono che sto reagendo bene. Per fortuna nessun infarto che in realtà ho già avuto quando avevo cinquant’anni. Mi dispiace solo di aver dovuto interrompere le riprese del film“.
Stando però a quanto racconta il fratello, Antonio Avati, nonché anche produttore del film tutto il malore si è verificato durante le riprese, in particolare davanti al bar Zanarini di Bologna: “Pupi ha avuto dolori al petto. Siccome noi fratelli Avati siamo purtroppo cardiopatici, reduci da infarti, mi sono preoccupato e sono andato all’ospedale Sant’Orsola per farlo visitare. Per fortuna la cosa si è risolta in un lieve scompenso cardiaco e adesso è sotto osservazione, non è in terapia intensiva. È una cosa che si dovrebbe risolvere, mi auguro, all’inizio della prossima settimana, toccando ferro si sta risolvendo molto bene. Nonostante l’età e nonostante i precedenti non è stata così grave”.
Dopo essersi lasciato alle spalle il suo Dante, Pupi Avati si è buttato a capofitto in un altro progetto. Sul questo ultimo film si sa poco, sempre lo stesso Avati in una precedente intervista aveva dichiarato: “Dovrei fare un nuovo film moderno, ambientato a Bologna. Si tratta di un film dove due persone cercano di ricongiungersi dopo 35 anni di separazione. Il titolo La quattordicesima domenica è proprio il momento in cui questa coppia, in passato si era sposata prima che tutto poi precipitasse. Dopo la separazione la loro carriera è andata verso il fallimento: lui come musicista e lei come modella“.