Pupi Avati ha fatto un strana e discutibile affermazione sulla sessualità di Lucio Dalla. Il noto regista, amico d’infanzia del compianto cantautore, ritiene che l’attività sessuale di Dalla sia stata compromessa da una cura ormonale intrapresa durante l’infanzia. Secondo il regista, le medicine avrebbero fatto diventare l’artista di Piazza Grande peloso ed omosessuale.
Domani primo marzo, è l’undicesimo anniversario della morte di Lucio Dalla. Il prossimo 4 marzo, inoltre, l’artista avrebbe compiuto 70 anni, per questo il mondo della musica e gli amici hanno dato vita ad una serie di iniziative per tenere vivo il suo ricordo. Anche Pupi Avati ha voluto commemorare il suo amico d’infanzia con un’intervista a La Stampa.
Il regista di Regalo di Natale conosceva Lucio Dalla da bambino, Avati durante la conversazione avuta con il giornalista ha descritto Dalla come un sorta di mandrillo trasformato in gay dai medicinali. “La parabola di Lucio è stata come un viaggio siderale. Dopo la stagione d’oro dei teatri parrocchiali ha avuto una penalizzazione fisica esplicita, che ha gettato nel panico la madre. Lucio non cresceva, la mamma gli fece fare una cura a base di ormoni che in qualche modo lo ha compromesso. Non solo non è cresciuto, ma a un certo punto Lucio è diventato ispido, peloso. Non so se questo mutamento abbia avuto riflessi in ambito sessuale”, ha spiegato il regista.
Dai peli all’omosessualità il passo è stato breve: “A Lucio, nel periodo in cui suonavamo insieme, piacevano moltissimo le ragazze, era un assatanato delle donne, era innamorato pazzo della sorella dell’impresario Cremonini, l’attrazione per il mondo femminile era in lui presente e inequivocabile. Poi, a un certo punto della sua vita, qualcosa cambiò. È una storia che ho in qualche modo trasferito nel mio film Regalo di Natale” ho raccontato il cambiamento di sessualità di uno degli amici. Allora era diverso, non è come oggi, certe cose si vivevano con impaccio e imbarazzo. Lucio chiuse tutti i rapporti con le persone del prima, credo anche un po’ per quella ragione. È un problema che tutti noi amici abbiamo vissuto, io di sicuro. Con Lucio, in tutta la mia vita, ho parlato di qualunque cosa, tranne che di questo aspetto. Mai”. Così Pupi Avati ha ricordato l’amico Lucio Dalla.