Pupo torna a parlare della ludopatia, chiamato in causa per il caso di Francesco Totti. L’ex calciatore della Roma infatti è al centro di un caso legato a movimenti ingenti di denaro con operazione legate a vari casinò, cosa che ha fatto subito ipotizzare che possa avere un problema di dipendenza del gioco. Il cantante ha sottolineato la bontà d’animo di Totti, cosa che gli ha acceso una lampadina facendolo tornare a raccontare un aneddoto su una partita di poker.
Intervistato dal Quotidiano Nazionale l’artista ha specificato: “Ho giocato a poker con Francesco Totti una sola volta, in occasione di un torneo di solidarietà organizzato per raccogliere dei fondi in favore dei terremotati de L’Aquila che andò in onda su La7. Ricordo che, guardandolo dritto negli occhi, mi accorsi subito che il gioco l’appassionava molto”.
Pupo passa poi a parlare di Totti in maniera molto affettuosa: “Francesco, secondo me, è una persona buona, generosa e sensibile, queste caratteristiche, purtroppo, sono quasi sempre presenti nei soggetti affetti da ludopatia”. Il Pupone al momento non si è espresso sulla questione che risulta decisamente delicata.
Avevano fatto scalpore le parole di Danlek M. che si definiva, a La verità, come uno dei beneficiari della generosità di Francesco Totti: “Le persone frequentano i calciatori per due motivi: i soldi o le donne. Mi prestò 160mila euro perché ero in difficoltà. Le scommesse non c’entrano, sono vent’anni che va al casinò. Io campo con i soldi dei miei suoceri. Gli ho scritto che qua è un macello. Al momento non risulta nessun reato a carico di Francesco, il rischio però è che le aziende di cui è testimonial si tirino indietro, perché ci sono clausole che parlano di danni d’immagine”.