Raquel Welch, indimenticato sex symbol anni ’60 e ’70, è morta, dopo una breve malattia di natura non specificata all”età di 82 anni; a confermare la notizia ai media sono stati i suoi agenti. Dopo alcune parti da comprimaria in show televisivi come Vita da strega e Il virginiano, Welch ottenne popolarità mondiale grazie al ruolo di Loana nel film Un milione di anni fa (1966), in cui interpretava una prosperosa donna delle caverne; il suo look, con bikini in pelle, divenne immediatamente iconico; fra altri ruoli successivi degni di nota ricordiamo quello di Viaggio allucinante, e una partenella riedizione di Richard Lester de I tre moschettieri.
Welch tornò alla ribalta delle cronache negli anni ’80, quando fece causa alla MGM, accusandola di averla rimpiazzata, a contratto già firmato, con un’altra attrice per il ruolo di protagonista femminile nel film Cannery Row, tratto da John Steinbeck, accanto a Nick Nolte. Dopo anni di battaglie legali, nel 1987 Welch ottenne dal giudice un risarcimento di 10 milioni di dollari. Da ricordare anche, per quanto riguarda il nostro paese, la sua partecipazione ne Le fate di Mauro Bolognini e Spara, spara più forte… non capisco, film commedia di Eduardo De Filippo. Nel 1994 ha interpretato se stessa ne Una pallottola spuntata 33⅓ – L’insulto finale.
Raquel Welch ha vinto un Golden Globe per la sua interpretazione nel già citato I tre moschettieri, oltre a ricevere una candidatura al Razzie Award nel 1998. Definita dal critico Camille Paglia, “l’immagine indelebile di una donna che è la regina della natura”, Welch si definì molto più prosaicamente “la fantasia di ogni maschio”.