Come da tradizione tornano i Razzie Awards 2023, ma la polemica è già scoppiata sui social network dopo l’annuncio delle nomination, tra cui appaiono anche film come Blonde e Pinocchio di Guillermo Del Toro. I “cugini brutti degli Oscar”, come li definiscono gli stessi organizzatori, suscitano sempre un po’ di clamore ma quest’anno in particolare nasce il dibattito perché i Razzie hanno incluso Ryan Kiera Armstrong, l’attrice bambina di soli 12 anni.
Ryan Kiera Armstrong è stata nominata per la sua interpretazione in Firestarter, film diretto da Keith Thomas adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King. La sua nomination è stata vista da tantissimi come un gesto scorretto, per via dell’età molto giovane della piccola star. Tra coloro che sono intervenuti per difendere Ryan Kiera Armstrong c’è l’attore di 11 anni Julian Hilliard, che interpreta Billy Maximoff in “WandaVision”.
Il giovane attore dice: “I razzies sono già meschini e senza classe, ma nominare un bambino è semplicemente ripugnante e sbagliato. Perché mettere un bambino a rischio di bullismo o peggio? Siate migliori”
The razzies are already mean-spirited & classless, but to nominate a kid is just repulsive & wrong. Why put a kid at risk of increased bullying or worse? Be better.
— Julian Hilliard (@_JulianHilliard) January 23, 2023
Anche altri utenti dei social hanno ripreso la polemica, parlando di questa scelta come sbagliata, che addirittura dovrebbe essere vietata, perché i minori non vanno toccati e non vanno umiliati.
Il sito britannico Independent ha scritto, inoltre, una lunga critica alla decisione dei Razzie Awards 2023 di nominare la giovane attrice, dicendo che gli organizzatori dovrebbero stare attenti alle loro decisioni, soprattutto in questi casi in cui una ragazzina così giovane potrebbe non capire lo “scherzo” dietro alla nomination.
Si legge: “In che modo i Razzies sono diversi da un bullo del parco giochi che se la prende con qualcuno più piccolo di loro?”
Un vero e proprio polverone si sta alzando attorno alla nomination di Ryan Kiera Armstrong, che si aggiunge ai tanti già scatenati negli anni dopo le nomination di questi premi per così dire “scorretti”. Ci sarà qualche replica da parte degli organizzatori? Staremo a vedere.