Il passato di Robert Downey Jr. è da sempre argomento di discussione: l’attore è finito in prigione o in istituti correzionali o riabilitativi a causa di gravi problemi personali, legati all’abuso di sostanze. Il suo percorso sembra ora essersi concluso positivamente, dato che l’attore ha più volte dichiarato di essere sobrio e pulito da sostanze stupefacenti, da ormai quasi 20 anni. Ripercorriamo in breve le vicissitudini che hanno segnato gli anni centrali della carriera dell’interprete di Iron Man.
Nell’aprile del 1996, Downey, all’epoca trentunenne e reduce da una nomination all’Oscar come Charlie Chaplin nel 1993, è fermato dalla polizia stradale per eccesso di velocità su Sunset Boulevard, a Los Angeles; l’attore era in possesso di cocaina, eroina, e aveva con sé una 357 Magnum scarica. Un mese dopo, mentre si trova in libertà condizionata, Downey, sotto l’effetto di stupefacenti, si introduce nell’abitazione di un vicino, cadendo poi addormentato sul suo letto. Per questo incidente Downey verrà condannato a tre anni con la condizionale, con l’obbligo di sottoporsi a test antidroga periodici.
Nel 1997, dopo non essersi presentato al prelievo, Downey si vede comminare una pena detentiva di sei mesi da scontare nel carcere della contea di Los Angeles. Nel 1999, in libertà da pochi mesi, Downey salta un altro test e viene inviato a una struttura penitenziaria della California specializzata nel trattamento delle dipendenze. Inizialmente la pena in questo caso sarebbe dovuta essere di tre anni, ma già nel 2000, previo versamento di una cauzione di 5000 dollari, l’attore venne scarcerato, in quanto il giudice assegnato al suo caso ritenne sufficiente il tempo passato in prigione, considerando anche il periodo di detenzione precedente.
Nel novembre dello stesso anno, Downey viene prelevato dalla polizia nella sua stanza d’albergo a Palm Springs; le forze dell’ordine, giunte sul posto in seguito a una chiamata d’emergenza, trovano l’attore sotto effetto di stupefacenti, e sulla sua persona sono rinvenute tracce di cocaina e Valium. Rilasciato in libertà condizionata in attesa del processo (se condannato, Downey avrebbe rischiato, questa volta, fino a quattro anni di carcere) l’attore viene trovato, nell’aprile del 2001, in stato confusionale e a piedi scalzi per le strade di Culver City, in California. Posto in stato di fermo, torna a piede libero qualche ora dopo, nonostante la positività a un test tossicologico. A seguito di questo arresto, Downey viene licenziato dalla produzione di Ally McBeal, serie in cui recitava, in un ruolo ricorrente, dal 2000. Nel luglio del 2001, Downey patteggia le accuse di Palm Springs e viene condannato a tre anni con la condizionale, e al ricovero presso un centro riabilitativo.
Da questo momento in poi, la carriera di Downey Jr. prenderà una china ascendente sempre più accentuata. Al termine del periodo di riabilitazione, l’attore avrebbe infatti partecipato a pellicole di prestigio come Gothika, di Mathieu Kassovitz, Good Night and Good Luck, di George Clooney, e A Scanner Darkly, di Richard Linklater, tratto da un romanzo di Philip K. Dick, per poi ottenere fama e riconoscimento mondiali grazie al ruolo di Tony Stark in Iron Man, del 2008. A proposito della sua dipendenza dagli stupefacenti, Downey ha detto, nel 1999, nel corso di un’udienza: “In pratica è come avere la canna di un fucile in bocca… solo che ti piace il sapore del metallo“. L’attore aveva in precedenza dichiarato di avere avuto le prime esperienze con le droghe a soli sei anni, su istigazione del padre. Downey, poi, nel 2004, ha spiegato ad Oprah Winfrey le ragioni del suo repentino miglioramento: “Non potevo sopportare l’idea di finire di nuovo in carcere o in riabilitazione… ho chiesto aiuto e sono andato fino in fondo; si può chiedere aiuto così, tanto per fare, e alla fine non serve a niente…. superare dei problemi che sembrano terribili non è poi così difficile. Il difficile è decidere di farlo“.