Da anni i giornali di gossip inseguono Roberto Bolle per sapere se è gay. Il ballerino, a proposito della sua sessualità, ha detto, in numerose interviste, che non risponderà su questo tema. L’argomento, secondo Bolle, è strettamente personale. Le incursioni dei giornali di gossip nella sua vita, sono da considerare violazioni della privacy.
Nel 2009, Roberto Bolle rilasciò un’intervista al magazine francese Numéro Homme in cui avrebbe dichiarato di essere gay. “In Italia il potere della chiesa cattolica è tale e talmente pervasivo da costringere alla discrezione“, avrebbe detto Bolle, come riporta cadavrexquis. Tuttavia, dopo la pubblicazione dell’intervista, Bolle smentì l’affermazione, sostenendo che la sua frase era stata decontestualizzata, dando la colpa anche al suo pessimo francese.
Roberto Bolle, negli anni successivi, ma anche in quelli precedenti a quell’intervista, non ha mai voluto parlare della sua sessualità. Il motivo lo ha spiegato in un’intervista, questa volta italiano, a Vanity Fair. “Lo spazio che va oltre il palco, quando il sipario si chiude, per me è molto importante, personale e assolutamente privato”, ha detto il ballerino al magazine.
Roberto Bolle al giornale ha parlato della sua battaglia contro il gossip a tutela del suo privato: “Ho sempre tentato di custodirlo gelosamente. Non dico che debba essere importante per chiunque allo stesso modo, ma per me lo è. Sono ovviamente tutti liberissimi di raccontare i propri amori e la propria sessualità, ma non è la mia natura e non lo sarà mai. Ho sempre cercato di distinguere la mia immagine privata da quella pubblica e ho ferma intenzione di continuare a farlo“.
Negli anni, la stampa specializzata ha attribuito a Roberto Bolle alcune relazioni. Nel giugno del 2020, il settimanale Chi ha pubblicato delle foto del ballerino con Daniel Lee. Bolle e lo stilista britannico erano a Venezia. I due, secondo il magazine, alloggiarono in uno dei più illustri alberghi della città, l’Aman Venice di Palazzo Papadopoli. A questo proposito, Roberto Bolle ha detto: “Il mio privato è privato come quello di chiunque altro e non credo servano parole in più. Ho sempre parlato con la danza e non sento di dover dire altro o fare chissà quale rivelazione. Poi, certo, esistono le violazioni del privato. Violazioni che ho sempre combattuto e che spesso sconfinano nell’invasione e nell’abuso. Violazioni che ho sempre considerato arbitrarie e illegittime. Esistono le fotografie rubate. Esiste la curiosità morbosa che non fa bene a nessuno e non è ciò che le persone e i giornali dovrebbero cercare da me“.