Roberto Bolle è sicuramente uno dei miglior ballerini del panorama internazionale, questo frutto anche di un allenamento serio e costante e una dieta che gli permette di essere sempre al top. Negli anni Bolle ha spiegato che il suo piano alimentare prevede soprattutto pesce, verdura, frutta fresca e secca. Alla pasta predilige il riso, evita la carne e beve sette litri d’acqua al giorno. A Splendida Cornice, nel 2025, ha rivelato che per i suoi snack mangia frutta secca, cioccolato fondente o addirittura pesce essiccato, Non fuma, beve vino solo per brindare. Ma nella sua vita, non ha sempre mangiato correttamente, anzi, c’è stato un periodo in cui per mancanza di tempo si cibava di cibi precotti o junk food e merendine. Un giorno però decise di disintossicarsi.

Come riporta il Messaggero, l’etoile, in alcune interviste di qualche tempo fa, dichiarò:
“Non seguo una dieta particolare, ma sono molto attento a quello che mangio. Non è una questione di calorie, chiaramente, perché noi ballerini consumiamo molto, ma di qualità. Evito il più possibile la carne, prediligo il pesce, tanta verdura e frutta, anche quella secca, alla pasta preferisco il riso. Mi nutro con piccoli snack tra una prova e l’altra e bevo almeno sette litri di acqua al giorno“.
Insomma una dieta che cerca di ridurre i carboidrati, o meglio di assumerli attraverso alimenti meno raffinati come il riso, e che si basa soprattutto su elementi vegetali ai quali Bolle aggiunge il pesce.
Durante un’intervista a Splendida Cornice, nel 2025, Bolle ha spiegato a Geppi Cucciari che tra i suoi snack preferiti ci sono i pesciolini essiccati. Geppi lo sa bene, perché durante le prove di Danza con Me, nel 2019, lo ha beccato a mangiare questi pesciolini in busta.
Elenca tutti i passi di danza di cui conosci il nome in francese (solo risposte sbagliate, grazie): li invieremo a #RobertoBolle perché possa introdurli nel suo “Viva la danza” il prossimo 29 aprile. Sotto con la vostra versione del battement frappé
#SplendidaCornice pic.twitter.com/9ZUjdbSCa0
— Splendida Cornice (@SplendiCornice) April 3, 2025
Ma c’è qualcosa a cui proprio Roberto non sa resistere? Spiega:
“Se devo concedermi uno sgarro mangio del cioccolato fondente, gallette con cioccolato fondente e nel periodo natalizio mi piace mangiare il panettone perché sono molto goloso”.
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Come abbiamo anticipato in apertura, Bolle non mangia in maniera così corretta da sempre, ma nella vita ha dovuto fare delle scelte. Come scrive il Corriere della Sera, nel 2009 raccontò che fino agli undici anni, ha mangiato ciò che cucinava sua madre, quindi piatti sani. Poi, quando è andato via da casa per per entrare nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala, ha iniziato a mangiare male, per mancanza di tempo.
“Alle 18.30 iniziavano le lezioni al liceo scientifico serale, che terminavano alle 22.40. Come non cedere alla tentazione di panini, patatine, snack e merendine varie, che costituivano l’unico intermezzo piacevole tra un’ora di chimica e una di matematica? E si sa che, purtroppo, le cattive abitudini sono difficili da perdere. Così, anche quando ho terminato la scuola e dal collegio mi sono trasferito a vivere in appartamento, a fine giornata mi tornava molto più semplice scartare merendine e confezioni di schifezze varie sul divano, davanti al televisore, piuttosto che mettermi a spadellare ai fornelli”
E quando ha intrapreso la sua carriera internazionale, la situazione è peggiorata, al punto che il ballerino si sentiva “affaticato e nauseato”.
“Ho capito che il mio fisico mi chiedeva aiuto per mantenere la forma acquisita, per superarla, per stare bene. Non era una questione di linea, per quella bastava l’allenamento, ma proprio di salute. E allora ho detto basta al junk food (…) Ritornato a Milano, ho deciso che dovevo disintossicarmi. (…) Ho buttato tutte le pizze in scatola, le brioche e quant’altro nell’immondizia, e mi sono dedicato a tre giorni di depurazione a base di frutta, verdura e acqua a volontà. Il primo giorno è stato difficile, l’astinenza da grassi e zuccheri si faceva sentire. Ma già il giorno successivo mi sentivo più leggero e sereno. E alla fine stavo meglio, molto meglio. A questo punto sono andato dal nutrizionista, perché volevo finalmente ascoltare il mio corpo e capire di che cosa avesse bisogno.”
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