Nell’agosto del 2025, Roman Polanski dovrà affrontare una causa per stupro, intentata presso un tribunale di Santa Monica, da Robin M; la donna accusa il famoso regista di averla violentata nel 1973, quando aveva solo 16 anni.
Secondo quanto riportato dai documenti acquisiti dalla corte, Polanski avrebbe approfittato della giovane, conosciuta mesi prima ad un party, dopo averla invitata a cena, dandole da bere della tequila. Susseguentemente, la donna si sarebbe risvegliata nel letto dell’abitazione di Polanski sita in LaBrea Avenue; a quel punto, l’uomo sdraiato accanto a lei, le avrebbe espresso il desiderio di fare sesso, procedendo poi alla violenza, nonostante il diniego verbale della donna.
Robin aveva denunciato per la prima volta il regista nel 2017, assistita dall’avvocato Gloria Allred, durante una conferenza stampa pubblica, per poi formalizzare le accuse solo nel 2023, sfruttando la recente implementazione di una legge che estende i termini della prescrizione in caso di reati sessuali su minori.
La donna e il suo legale hanno discusso i termini e le motivazioni della decisione in un’altra conferenza stampa, del 12 marzo 2024 (citiamo da Variety): “Ho atteso a lungo prima di presentare queste accuse nei confronti del signor Polanski, ma ora voglio che sia fatta giustizia“; all’epoca della prima conferenza stampa, la donna, che ora ha presentato la causa in forma anonima, usando lo pseudonimo di Jane Doe (ciò è permesso dalla legislazione statunitense), aveva dichiarato di non essersi fatta avanti subito, per paura che il padre avrebbe potuto “fare qualcosa di brutto, e finire in prigione”.
Polanski non sarà costretto ad apparire di persona alle udienze, ma potrà parteciparvi in videoconferenza; ricordiamo infatti che il regista vive da anni in Europa, dopo essere fuggito dagli Stati Uniti in seguito alla condanna per stupro, datata 1978, nei confronti dell’allora tredicenne Samantha Geimer; Polanski e il procuratore distrettuale avevano in realtà patteggiato per un reato minore, ma il regista, temendo di essere stato ingannato, decise di salvarsi lasciando il Paese; da allora, tutti i tentativi di estradizione si sono rivelati inutili.
Ma i problemi giudiziari di Polanski, non finiscono qui; l’uomo, infatti, è attualmente sotto processo in Francia per diffamazione, dopo aver definito “una malvagia bugia” le accuse di molestie rivoltegli dall’attrice Charlotte Lewis, in riferimento a un’aggressione sessuale avvenuta nel 1983, quando la donna aveva 16 anni.