Grazie al personaggio di Valentina in The White Lotus, la nostra Sabrina Impacciatore è diventata un’icona della comunità LGTB (anche) negli Stati Uniti. L’attrice italiana, come ha sottolineato in un’intervista, da circa vent’anni è un icona gay in Italia, così come Ambra Angiolini, con cui ha condiviso l’esperienza di Non è la Rai.
Valentina, il personaggio che Sabrina Impacciatore interpreta in The White Lotus, nel corso della sesta, e penultima puntata rivela di essere lesbica: “Dopo questo episodio“, ha raccontato l’attrice a Vulture “Mi hanno scritto moltissime persone su Instagram. Alcuni mi hanno detto che mi amano e amano il mio personaggio, sono molto contenta“.
Per il momento, Sabrina non ha ricevuto nessuna proposta di matrimonio: “Ma ho ricevuto moltissime dichiarazioni d’amore da persone diverse: uomini, donne, ragazze, persone transgender. In Italia sono un’icona della comunità LGTBB, la stessa cosa sta succedendo qui, e ne sono molto orgogliosa. Forse in futuro mi fidanzerò con una ragazza“, ha scherzato la Impacciatore.
L’intervistatore, alla fine, ha chiesto alla Impacciatore se si sente la Lady Gaga italiana (l’artista statunitense è uno dei personaggi del mondo dello spettacolo statunitense più amati dalla comunità gay mondiale) Ma Sabrina, pur ammettendo con un sorriso di aver visto numerosi meme con lei accostata a Lady Gaga (anche per i lineamenti) ha rivendicato il suo ruolo ventennale di icona gay in Italia. “È uno strano destino. È successo tipo 20 anni fa – ha spiegato l’attrice – Continuano a seguirmi e mi supportano davvero. Sono stata una madrina queer per festival cinematografici queer, gay pride, mi coinvolgono nelle loro celebrazioni. È qualcosa di molto speciale per me. Ma non ho idea di come sia iniziato”
Sabrina ha rivelato che questa connessione con la comunità LGBT è nata ai tempi di Non è la Rai: “Quando avevo 18 anni, ho fatto un importante show televisivo che, col tempo, è diventato un cult. Anche se andava in onda negli anni ’90, lo trasmettono ancora. Nello show ero una comica e inventavo i personaggi. Ho scritto e cantato una canzone che la comunità queer amava moltissimo. Mi truccavo moltissimo e indossavo parrucche. Non sono mai stata la ragazza carina che cercava di piacere a tutti, e non volevo esserlo. Voglio solo essere me stessa e voglio essere libera e voglio lottare per i diritti di tutti“.
Sabrina ha concluso parlando dei diritti della comunità gay nel nostro paese “In Italia, la sessualità è ancora un grosso problema. La comunità queer non ha gli stessi diritti delle persone eterosessuali o delle persone queer in America. Come attrice, ho sempre cercato di comunicare che abbiamo lo stesso diritto all’amore. Ma in Italia abbiamo il Vaticano, questo è un grosso problema. Quindi, non solo Valentina non si conosce, ma dal punto di vista culturale ha paura di accettare quell’idea“, dice, riferendosi al suo personaggio.