Sally Field ha ricordato la collaborazione con Robin Williams nella commedia del 1993 Mrs. Doubtfire in occasione del 30° anniversario del film. Domenica scorsa, la Field ha partecipato agli SAG Awards 2023 per ricevere il premio alla carriera. Durante il red carpet, l’attrice è stata intervistata da Entertainment Weekly e People, ricordando il collega scomparso.
In Mrs. Doubtfire, Williams interpretava un divorziato che cerca di passare del tempo con i figli fingendo di essere la governante della sua ex moglie. “Quello a cui si pensa immediatamente è Robin“, ha detto la Field quando le è stato chiesto cosa ricorda della lavorazione del film. “Non c’è un momento che non sia pieno del mio amore e della gioia di essere in sua presenza. Robin era Robin. Era tutto ciò che sembrava essere”. Field ha proseguito: “Un uomo generoso, amorevole, dolce, dal talento geniale. Manca a tutti noi. Sarebbe dovuto invecchiare come me, per l’amor di Dio. Odio che non sia qui“.
Nel 2021, il regista di Mrs. Doubtfire Chris Columbus ha dichiarato a SF Gate di aver discusso un sequel del film di successo poco prima della scomparsa di Williams. “Robin era unico nel suo genere“, ha detto il regista. “L’ultima volta che ho incontrato Robin prima che morisse è stato per il sequel di ‘Mrs. Doubtfire’. Avevamo una sceneggiatura ed era una grande sceneggiatura. Robin era pronto a farlo. E poi, purtroppo, è morto“.
Il sequel è stato immediatamente abbandonato dopo la morte di Williams e Columbus ha dichiarato che era “impossibile” continuare senza il leggendario attore. Due anni prima della morte di Williams, gli era stato diagnosticato erroneamente il morbo di Parkinson. Un’autopsia successiva alla sua morte ha rivelato che l’attore era in realtà affetto da demenza a corpi di Lewy, una forma di demenza progressiva.
Nel 2021, Zak Williams, figlio di Robin, ha dichiarato al podcast The Genius Life che suo padre si era sentito “frustrato” dalla diagnosi. “Quello che stava vivendo non corrispondeva alle esperienze di molti pazienti affetti da Parkinson. Quindi, credo che questo sia stato difficile per lui“. Zak pensa che l’errata diagnosi del padre “possa aver aggravato la situazione“, aggiungendo che i farmaci usati per trattare il Parkinson “Non sono uno scherzo. Sono anche molto duri per la mente e per il corpo. La diagnosi era diversa dalla malattia, quindi penso che si possa trattare di una situazione in cui si assumono farmaci e si sperimentano esclusivamente gli effetti collaterali“.