Sarah Michelle Gellar, eroina per intere generazioni di adolescenti grazie all’interpretazione di Buffy Summers, la cacciatrice di vampiri nella serie Buffy, ha definito retrogrado l’atteggiamento ostentato da molti fan della Marvel, in occasione di film con protagoniste femminili; “Ogni volta che un film Marvel mette insieme un cast femminile, il pubblico lo fa a pezzi; sfortunatamente, le persone non riescono ancora ad accettare una cosa del genere; c’è ancora questa mentalità, molto retrograda, che il supereroe sia maschio; eppure le storie di genere sono da sempre il territorio in cui le attrici donne possono davvero avere successo e garantirsi un seguito di pubblico.”
Gellar non cita casi particolari, ma il riferimento più diretto pare essere Captain Marvel, con Brie Larson, vittima all’uscita, di un pesante review bombing, che lo ha portato ad avere uno score del 45% su Rotten Tomatoes per quanto riguarda le recensioni dal pubblico; più di recente, stessa sorte è toccata a Ms. Marvel, serie Disney+ sull’omonima eroina, con protagonista Iman Vellani, anch’essa sommersa da una valanga di recensioni negative su Imdb.
Le dichiarazioni di Gellar riecheggiano in qualche modo le esperienze negative subite dall’attrice lungo tutta la sua carriera, in ambienti di lavoro in cui la presenza maschile era importante e preponderante. Interrogata sull’argomento, l’attrice si schernisce:” Scendere nei dettagli è inutile, e non serve a nessuno… rivangare il passato non mi porta alcun guadagno; quello che ho guadagnato è la possibilità di garantire alle future generazioni di attori delle possibilità migliori di quelle che ho avuto io.”
Gellar aggiunge: “Tutt’ora, sui set non vengo presa sul serio dagli uomini, e spesso devo leggere ad alta voce il mio curriculum, e spiegare che nella mia carriera ho fatto di tutto; stunt, riprese a tarda notte, magari con 250 comparse attorno; so quello che faccio; queste cose però posso dirle adesso, mentre magari 10 anni fa non avrei potuto.”