Sigourney Weaver non ha mai diretto un film nonostante sia una veterana del cinema, star di film e cult come Alien, Ghostbusters, Gorilla nella Nebbia. La Weaver ha rivelato che “l’incredibile sessismo” a Hollywood l’ha portata a rinunciare al suo sogno di dirigere, anni fa.
“Ogni volta che andavo a Hollywood e dovevo avere a che fare con diversi boss degli studios, non mi sentivo mai a mio agio“, ha detto l’attrice newyorkese al New York Times. “Ho sempre sentito un sessismo incredibile lì e una sorta di risentimento per il fatto che dovessero ascoltarmi perché avevo questo potere ed ero abbastanza intelligente da mettere insieme diverse frasi“.
Ha aggiunto: “Pensavo: sarebbe divertente dirigere, ma non voglio avere a che fare con quelle persone“. La Weaver, che quest’anno recita in Avatar: The Way of Water, Master Gardener e Call Me Jane, ha notato che il suo ruolo nel film satirico del 1999 Galaxy Quest incarnava la sua “insicurezza” a Los Angeles. “Non importa tu chi sia, Hollywood riuscirebbe a farti sentire vulnerabile come si sente Tawny” ha detto Weaver “È stato uno dei motivi per cui l’ho interpretata come una bambola”
Interpretare Ripley nel franchise di “Alien” ha portato Sigourney Weaver a essere considerata una star d’azione. “La maggior parte di quello che avevo fatto erano commedie. Ho pensato: Dio, quando tornerò a quello?“, ha detto Weaver. “È stato frustrante perché una buona commedia è difficile da trovare, così come le storie d’amore: le amo, ma non potevano immaginami davvero in una storia d’amore. Se entravo nella stanza, tutti i produttori si sedevano, e se c’era un protagonista, di solito si sedeva anche lui, perché volevano qualcuno di diverso, qualcuna che fosse più bassa di me“.