Silvio Berlusconi e Vladimir Putin hanno avuto un’amicizia che è andata al di là dei rispettivi ruoli politici. I due personaggi si conobbero al G8 di Genova nel 2001 e da lì è iniziato un rapporto interrotto solo dalla morte dell’ex premier italiano. Putin era stato anche in Sardegna, da Berlusconi, per ben due volte, nel 2003 e poi nel 2018. Le loro foto, insieme, con un colbacco in testa, sono diventate un simbolo della loro amicizia.
Alla morte di Berlusconi infatti, Putin ha dichiarato: “Ne ammiravo sinceramente la saggezza e la capacità di prendere decisioni lungimiranti. Sarà ricordato in Russia come costante e principale sostenitore del rafforzamento di rapporti amichevoli tra i nostri Paesi. Era una persona cara, un vero amico”. E poi ha aggiunto: “Durante ciascuno dei nostri incontri, sono stato letteralmente caricato dalla sua incredibile vitalità, dall’ottimismo e dal senso dell’umorismo”
Nel corso del tempo entrambi hanno dimostrato, con dichiarazioni pubbliche, di provare reciproca stima e nemmeno la Guerra in Ucraina perpetrata dalla Russia ha fatto cambiare idea a Silvio. Negli anni passati si era chiacchierato molto, per esempio, di una foto che vedeva i due leader insieme e con in testa un colbacco o ancora per i tanti regali scambiati. Proprio Berlusconi dichiarò anni fa: “Putin per il mio compleanno mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera molto dolce. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce”. Un regalo che poi è stato smentito.
Non è mancato, nell’amicizia tra Putin e Berlusconi, anche il coinvolgimento tra le famiglie. Molto spesso il leader russo è stato ospite a Villa La Certosa da Berlusconi. Quest’ultimo inoltre fu presente al compleanno dell’amico per i 61 anni festeggiati insieme ad un ristretto numero di persone. Un rapporto controverso, che è finito ancora una volta al centro delle polemiche quando Berlusconi non ha rinnegato l’amicizia nonostante lo scoppio della Guerra in Ucraina.
In Sardegna, da Berlusconi, Putin è stato ben due volte, e come racconta Il Gazzettino, si è trattato di visite blindatissime, con dispiego di security ai massimi livelli, ma sono state anche occasioni di feste, divertimenti, concerti di Bocelli ed esibizioni di Mariano Apicella. Non mancarono ovviamente le polemiche, quando durante una conferenza stampa una giornalista russa fece delle domande a Putin sulla sua vita privata e lui glissò. In quel momento Berlusconi mimò il gesto di una fucilazione che non passò inosservato.