Ospite da Silvia Toffanin a Verissimo, Stash dei The Kolors ha parlato a cuore aperto della sua vita d’artista, confessando i tanti momenti difficili avuti durante la carriera, sfociati in alcuni attacchi di panico, all’epoca dell’Università, dopo il trasferimento da Napoli a Milano.
Dal punto di vista umano mi sono sentito tanto solo, ho vissuto un momento in cui non vedevo nel futuro qualcosa di bello, ho anche sofferto di attacchi di panico quando mi sono trasferito a Milano per fare l’università e i miei amici stavano all’Accademia a Napoli. Io da solo sono venuto a Brera ed era un mondo diametralmente opposto. Ma lì forse è stato il momento in cui mi sono responsabilizzato di più, e ho trovato un modo per risolvere i problemi; quando sei giù è un momento che ti forma
Per Stash, infatti, il successo deve obbligatoriamente passare dal fallimento e anche questo, qualora condiviso, è più facile da superare: “Io penso che un successo in generale, non soltanto nel campo della musica, ma in qualsiasi mestiere, è il riassunto di tanti fallimenti che ti fanno vivere lo sconforto più totale, ti fanno sentire perso ma, secondo la mia esperienza, è proprio nei momenti di down che capisci chi realmente sei. E’ lì che arriva lo switch, perché non avendo più nulla da perdere ci metti la genuinità ed è quello che è successo al nostro percorso. Solo quando sei sincero alla fine poi arrivi alla gente. Dal punto di vista professionale, per me la band è sempre stata un grande vantaggio perché i momenti brutti li abbiamo vissuti sempre insieme, da solo è più difficile“.
A cambiare le carte in tavola, sarebbe poi arrivata Giulia Belmonte, prima compagna poi moglie di Stash, che gli ha dato due figlie: “A un certo punto è arrivata Giulia nella mia vita e io la paragono spesso a un miracolo. Mi ha allargato la visuale sulla vita. E senza programmare sono arrivate cose bellissime, come le nostre due bambine. Questa cosa per me è stato il vero switch della mia vita“.
Ma il frontman dei The Kolors, al secolo Antonio Fiordispino, che papa è?: “Non so che papà sono, a volte sono come loro, altre volte c’è da dire dei no ed è una cosa tosta da fare, però sono quei no che innescano il meccanismo del talento secondo me, perché se non hai tutto e subito puoi sviluppare quel meccanismo per cui tu devi trovare una soluzione per conquistare il tuo obiettivo“