Timothée Chalamet è diventato il primo uomo ad essere immortalato sulla copertina di British Vogue, come mostrano le numerose foto, perlopiù in bianco e nero, che hanno fatto il giro dei social ed hanno entusiasmato i tantissimi fan dell’attore, fotografato con un look decisamente rock per il numero di ottobre del celebre magazine di moda.
se non mi sentite più cercatemi in qualche angolo morta svenuta causa del decesso timothée chalamet per vogue ma cosa sto guardando pic.twitter.com/WO8pJUanbQ
— rita 리타 ✨🌷 (@bambijoon_) September 15, 2022
Timothée Chalamet è il primo uomo dopo 106 anni ad apparire sulla copertina da solo di British Vogue io mi sento male pic.twitter.com/Vbi3z8HQCd
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Timothée Chalamet ne ha approfittato anche per parlare con British Vogue della sua vita personale e della sua carriera cinematografica in continua crescita. Originario di New York, l’attore ha solo 26 anni ma ha già una filmografia piuttosto impressionante. Nel corso del tempo ha recitato in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, Piccole Donne di Greta Gerwig, Don’t Look Up al fianco di Leonardo DiCaprio e Meryl Streep, nonché in Dune di Denis Villeneuve. Interpreterà inoltre Willy Wonka nel film musical Wonka, diretto da Roald Dahl e in uscita nel 2023.
Parlando con Vogue della sua carriera, Timothée Chalamet ha rivelato: “Durante la mia adolescenza avevo il sogno delirante di avere, da grande, una carriera da attore. E nella mia tarda adolescenza, lavorando a Homeland ed iniziando a fare teatro a New York, sentivo come se avessi ridotto il mio obiettivo a qualcosa di più realistico, ovvero lavorare in teatro e fare abbastanza soldi per sostenermi. E poi, invece, sembrava che ogni sogno diventasse realtà in modo esponenziale. E poi la vita si muove a sei milioni di miglia orarie“.
Timothée ha proseguito dicendo che fare film gli offre una perfetta via di fuga: “Odio dirlo, ma il sogno di un artista è quello di lanciare qualsiasi ca**o tu voglia contro il muro, sai? Quello di cui mi rendo conto è che la vita personale, la vita adulta, può essere piuttosto noiosa e la vita dell’artista, invece, può ancora essere straordinaria“.