Vincenzo Schettini, nato a Como il 7 marzo 1977, è un professore di fisica di origini pugliesi, ed è conosciuto sul web con il suo progetto divulgativo La fisica che ci piace, prima approdato su Youtube e ora sbarcato in tv col programma La fisica dell’amore. Oggi Schettini vive a Monopoli, è sposato con Francesco, di sei anni più giovane, che lavora nel settore recupero crediti. Ecco cosa ha raccontato riguardo la sua vita privata, dalla scoperta dell’omosessualità e il coming out all’intervento estetico al naso e il sogno della televisione.
In una recente intervista con Vanity Fair, però, il docente che tanto ha attirato i giovani, si è aperto un po’ di più riguardo la vita con il fidanzato e la possibilità di avere un figlio: “Col mio compagno siamo insieme da quasi vent’anni: ci abbiamo pensato e ne abbiamo parlato, ma ci siamo sempre confrontati con dei limiti: se gli uomini smettessero di seguire le regole di un Paese sarebbe il caos, e purtroppo nel nostro non è consentito a una coppia gay di adottare bambini. Questo è lo status quo delle cose. Quindi, da persone civili, si si adatta e ci si confronta con le possibilità che si hanno a disposizione. Noi abbiamo deciso di unirci civilmente 5 anni fa, quando la legge ce lo ha permesso, ma per i figli il discorso è fermo“.
Riguardo la sua famiglia di origine, Schettini ha spiegato a Repubblica che che suo padre Mimmo era originario di Putignano, ma si trasferì al Nord negli anni ’70, e iniziò a lavorare all’Olivetti di Ivrea, dove poi conobbe la sua futura moglie, Grazia. La mamma del professore è originaria di Castellana Grotte ed era un’insegnante di educazione artistica. Vincenzo ha un fratello minore, Francesco, a cui è molto legato. All’età di quattro anni Vincenzo si è trasferito a Castellana ed è cresciuto in Puglia. Liceo scientifico e conservatorio frequentati contemporaneamente a Monopoli: “Il problema era conciliare entrambe le cose: la musica mi impegnava fino a sera, al mattino seguivo le lezioni al liceo con la massima attenzione perché non potevo dedicare tanto tempo allo studio”
Tornando indietro nel tempo, l’adolescenza, non è stata facile: “Avevo scoperto e accettato senza problemi la mia omosessualità, ma dovevo adeguarmi ai miei amici e così le prime cotte furono per due compagne delle medie. I primi innamoramenti, quelli veri, sarebbero arrivati più tardi”. Anche il coming out sarebbe arrivato con la maggiore età e fu complicato, perché i suoi genitori inizialmente non accettarono la cosa. “Erano anni in cui non era facile parlare della propria sessualità” – ha sottolineato Vincenzo – e il padre decise di mandarlo da uno psicologo, ma anche quest’ultimo si dimostrò poco preparato. Come riporta Webboh, Schettini raccontò un episodio che oggi fa sorridere, perché è evidente che sono stati fatti molti passi avanti: “Ti dico quello che mi disse lo psicologo: “vabbè Vincenzo, si vede insomma che tu ormai hai preso coscienza della tua natura e quindi è giusto che tu, se senti il bisogno di mettere un rossetto o una gonna, lo possa fare in tutta libertà.” Io dissi “Ma come?”, non avevo detto che non sentivo la mia identità di uomo, dovetti fare io io la seduta psicologica a lui. Mi rendevo conto solo di una cosa, semplicemente che il mondo intorno a me non era preparato”
A seguire, problemi di accettazione del proprio corpo, hanno spinto Vincenzo a migliorarsi e a diventare quello che è oggi, un modello per i suoi alunni: “In adolescenza mi veniva fatto pesare il fatto che fossi magro. I parenti mi dicevano di mangiare e io lo facevo, solo che non mettevo su massa e mi sentivo sempre giudicato per questo. In quegli anni cercavo come tutti il contatto, ma mi vedevo brutto.
“Tra le scuole superiori e l’università, quando ho cominciato a lavorare fisicamente su me stesso e ho iniziato ad andare in palestra. Se ti piaci non c’è nulla da recriminarti, ma se non ti piaci devi fare qualcosa, ed è lì che è scattata una miccia dentro di me: ho cominciato a fare pesi, sono passato da 52 a 72 kg riequilibrando la mia alimentazione. Lì ho finalmente iniziato ad avere fiducia in me stesso, piano piano. Quando lavori su te stesso mostri una luce diversa, come tra un pianeta e una stella. Il pianeta brilla di luce riflessa, mentre la stella no. Quando inizi a brillare di luce tua, non c’è niente da fare. Il mondo comincia a dire: ”interessante”. E lì è avvenuto il cambio”..
A questo proposito, in un’intervista a Libero, Schettini ha raccontato di aver effettuato un intervento di rinoplastica: “Anche di viso non mi piacevo. Poi ho deciso di lavorare su me stesso, mi sono rifatto il naso, ho iniziato a mettere su peso andando in palestra, e piano piano mi sono sentito più a mio agio con me stesso. Il punto non era quello che pensavano gli altri, ma quello che sentivo io. Una volta che mi sono impegnato a lavorare su me stesso e mi sono accettato, le critiche degli altri non hanno avuto più importanza“.
Progetti per il futuro? “Ho ancora tanto da dare nel mio campo, e anche se mi hanno già proposto vari reality, non ho tempo. Se andassi, striderebbe con quello che faccio“. La televisione però gli piace da sempre: prima ancora di debuttare in Rai con La fisica dell’amore, Schettini disse: “I miei miti assoluti erano Fiorello e Paolo Bonolis. Fiorello faceva tutto e bene, Bonolis è una persona di una sensibilità straordinaria. E poi impazzivo per Raffaella Carrà”