Woody Harrelson, interprete fra gli altri di Carnage nei film di Venom della Sony, è finito nell’occhio del ciclone negli Stati Uniti dopo il monologo di chiusura della puntata di sabato 25 febbraio del Saturday Night Live, celeberrimo sketch show statunitense. All’interno del monologo, Harrelson sembra infatti esprimere opinioni di stampo complottista apertamente legate a posizioni no-vax, o comunque, critiche rispetto alle misure di contenimento prese dai governi per contrastare l’avanzare della pandemia da Covid-19.
All’interno di un discorso più ampio, costellato di riferimenti alla marijuana e al consumo di alcol e droghe leggere, Harrelson inserisce un breve racconto di finzione, in cui immagina di aver ricevuto una sceneggiatura molto particolare, di cui espone al pubblico il contenuto: “I cartelli della droga più potenti al mondo si riuniscono e, dopo essersi comprati tutti i mass media e tutti i politici, costringono la gente a starsene chiusa in casa, e le persone possono uscire solo se assumono la droga del cartello, ma non una volta… tante volte, di continuo!“. Harrelson conclude il monologo raccontando la sua reazione dopo la lettura dello script: “L’ho preso e l’ho buttato via… una storia del genere non è credibile.. chi è che prende droghe se costretto? Io lo faccio volontariamente, tutti i giorni!”
Il monologo, la cui forza satirica è più dirompente in inglese, dove il termine “drug” ha il doppio significato di “droga” e “farmaco”, affronta di petto temi scottanti legati alla gestione dell’emergenza sanitaria, e ha naturalmente scatenato una valanga di reazioni, specie su Twitter. Fa particolarmente rumore l’endorsement da parte di Elon Musk che ha risposto con un laconico “Bello” a un tweet che riporta integralmente il monologo.
Woody Harrelson’s monologue! pic.twitter.com/FAEcBDnIKu
— Saturday Night Live – SNL (@nbcsnl) February 26, 2023
Molte, ovviamente le critiche, sia da comuni spettatori che da parte di lavoratori dell’industria. “La prossima volta, già che ci siamo, invitiamo Kanye West”, ha scritto in un tweet l’autore televisivo Lee Goldberg. Gli interventi degli spettatori, spaziano invece dall’ironia al diniego: “Ecco sei minuti che nessuno mi restituirà più!” – Quante stronzate novax”- “Non mi ha fatto ridere per niente. 1.144. 461 morti.”
There’s a wasted 6 minutes I’ll never get back… 🤦🏻♂️
— Tom Bowers (@bigdaddybowwow1) February 26, 2023
That was some anti-vax nonsense.
— Sister Carrie isn’t having your nonsense (@Sister_Carrie) February 26, 2023
So not funny.
Deaths:
1,144,461— Lisa (@Lisabeachie) February 26, 2023
Altri, invece, si soffermano sulla qualità della performance, o ne sottolineano la natura di semplice sketch comico: “Amo Woody Harrelson, ma oggi è stato noioso… bella l’ultima battuta, ma il resto era arido e mediocre. Uno schifo di monologo” – “Io sono pro-vaccini, ma queste sono battute in un programma televisivo noto per le battute su temi controversi. Bisogna prendere le cose più alla leggera.”
This monologue was crap
I like Woody Harrelson in everything I see him in but this was boringggg
I laughed twice throughout the whole thing
The last joke was a good one
But the steps getting there were too dry and mediocre for me
Kudos for effort tho 💪🏽
— Jay D. Cartere (@JayCartere) February 26, 2023
Im pro-vaccine and he’s making jokes on SNL. That’s the point, making jokes about controversial topics. If you’re offended, go live in a cave, alone, don’t talk to anyone. People need to lighten up.
— PKhabs (@habs_phoenix) February 26, 2023
Harrelson non è nuovo a posizioni controverse sul tema della pandemia: in un’intervista del 2022 a Vanity Fair, l’attore aveva infatti dichiarato: “Sul set, tutte queste misure sono un fastidio; mascherine, occhiali protettivi, non si può lavorare bene.. a me sembrano cose assurde, dato che non credo in questa teoria dei germi: continuano con questi protocolli assurdi, io sono stufo di indossare mascherine!“. Nel 2020, inoltre, l’attore aveva appoggiato, tramite un post Instagram ora rimosso, la teoria secondo cui vi sia un collegamento tra il Covid-19 e le reti 5G.