Da stasera su Rai 1 va in onda Arnoldo Mondadori, i libri per cambiare il mondo. L’editore di Poggio Rusco sarà interpretato da uno straordinario Michele Placido ed è interessante anche andare a specificare che si tratta di una storia vera. Al suo centro c’è appunto la figura dell’editore omonimo che venne soprannominato “incantatore di serpenti”, per la sua capacità nel dialogo, e che ha cambiato per sempre la storia dell’editoria nel nostro paese e non solo.
Arnoldo Mondadori nasce a Poggio Rusco il 2 novembre del 1988. Di umili origini, suo padre era un calzolaio ambulante analfabeta, si trasferì da piccolo a Gazzo Veronese con i genitori che cercavano lavoro. Proprio per questi motivi fu costretto ad abbandonare gli studi quando era ancora un bambino, tanto che terminata la quinta elementare iniziò a lavorare in una drogheria per poi condurre per le strade della città un carretto con l’asino come ambulante.
A diciassette anni, vicino al movimento socialista, iniziò a lavorare da garzone presso la tipografia di Ostiglia. Decide così di continuare nell’editoria visto che gli piaceva moltissimo l’ambiente. Fu così che nel 1907 prese la piccola impresa “La Sociale” facendola diventare azienda familiare con suo fratello e sua sorella. Nel 1912, vedendo crescere la sua possibilità economica, fondò il marchio La Scolastica con il quale realizzava libri per le scuole.
Il primo libro pubblicato da Mondadori fu, nella leggenda almeno, Aia Madama di Tomaso Monicelli. Era un libretto di racconti con usanze popolari e l’autore era un amico stretto di Arnoldo. Il grande successo, che permise a Mondadori di diventare quello che conosciamo oggi, arriva nel 1921 grazie all’acquisto dei diritti dell’Enciclopedia dei ragazzi dalla Casa Editrice Cogliati di Milano.