Bob Odenkirk ha dichiarato che Saul Goodman è stato il ruolo più importante della sua vita. Il machiavellico avvocato protagonista di Better Call Saul, al secolo Jimmy McGill, apparso per la prima volta nella seconda stagione di Breaking Bad, è in breve divenuto un personaggio popolarissimo, tanto da meritare una serie spinoff, Better Call Saul appunto, conclusasi lo scorso agosto dopo sei stagioni.
A pochi mesi dalla messa in onda della puntata finale, Odenkirk, ora impegnato nelle riprese della nuova serie AMC Straight Man, riflette su cosa ha significato per lui interpretare il personaggio di un avvocato senza scrupoli ma dal cuore d’oro, aggiungendo che avrebbe voluto avere più tempo per far sedimentare l’esperienza.
“So che si è trattato del ruolo della vita, per me. È una cosa molto importante, non a tutti ne capita uno. Avrei voluto avere più tempo per crogiolarmi in questo pensiero (prima di iniziare a girare Straight Man, ndr). Penso proprio mi ci crogiolerò fino alla morte.”
SEGUONO SPOILER SULL’EPISODIO FINALE DI BETTER CALL SAUL
Rispetto alla serie madre, Better Call Saul ha offerto un finale assai meno pirotecnico, in linea con quella che è stata la traiettoria di vita di Saul, che dopo essere stato catturato durante il periodo di latitanza in Nebraska, confessa tutti i suoi crimini e viene condannato a 86 anni di detenzione in una prigione di massima sicurezza,. A questo proposito, Odenkirk ammette
“Non mi aspettavo un finale del genere, mi sarei aspettato un finale con più esplosioni, ma devo dire che sono contento non sia andata così. La cosa più strana, però, per come la vedo io, è che questo finale ha potuto verificarsi solo nel momento in cui ai nostri due personaggi (Saul e Kim, interpretata da Rhea Seehorn, ndr) è stata data una certa autonomia… vedi, il problema dei nostri due personaggi è l’estrema intelligenza sociale verso gli altri; si tratta di due persone incredibilmente percettive verso le caratteristiche del prossimo, ma completamente cieche riguardo a loro stesse e al loro comportamento. Alla fine, però, gli sceneggiatori hanno deciso di regalare loro quell’autocoscienza che secondo me si meritavano e avevano sempre avuto, sotto sotto. Quando ho letto lo script della puntata finale, ho pensato che fosse il modo giusto per chiudere tutto.”
Le ultime sequenze hanno avuto un impatto particolare anche su Rhea Seehorn, che ricorda: “Kim ha appena abbandonato Jimmy in un luogo tetro, isolato e spaventoso, e per lei, come per me, è stata dura. Ma quando Jimmy la guarda negli occhi, le sta dicendo: “Va tutto bene… la parte buona di me, quella che hai amato, è ancora qui, viva e vegeta”, e lei rispondendo al suo sguardo, vuole fargli sapere che ha capito, e che lo ama ancora. La chiave di tutto per me sta qui… queste due persone hanno continuamente indossato delle maschere al cospetto del mondo, e potevano essere davvero loro stessi solo l’uno con l’altra. Ecco il vero significato del finale, per me.”