Sin da subito Black Out – Vite Sospese ha fatto pensare che la serie di Rai1, con Alessandro Preziosi, fosse tratta da una storia vera, nello specifico la tragedia del Rigopiano. Gli autori hanno però a più riprese sottolineato come questo non sia vero anche se alcuni fatti si somigliano e inoltre hanno precisato che i riferimenti presenti erano inconsapevoli.
In merito alla somiglianza delle vicende della serie con la realtà l’autore del soggetto, Valerio D’Annunzio, che specifica: “Abbiamo troppo rispetto di quanto è accaduto per fare della pornografia del dolore. E se nella nostra storia si può notare qualche somiglianza con la realtà vuole dire che questa è riaffiorata solo in modo inconscio“. Il presidente di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, ha poi precisato: “In realtà la serie è soprattutto un mistery, cioè un thriller in cui gran peso hanno i rapporti, molto intrecciati e spesso ambigui, che legano fra loro i personaggi rimasti intrappolati nell’albergo“.
A proposito della serie il protagonista Alessandro Preziosi ci tiene a specificare: “Interpreto un uomo colto in un momento difficile della sua vita. È un padre che ha perso la moglie e proprio mentre cerca di ricomporre la propria esistenza ecco il black out che cambierà di colpo il destino suo e di tutti gli altri personaggi”.
Black Out – Vite Sospese fa tornare però inevitabilmente alla mente la tragedia del Rigopiano avvenuta il 18 gennaio del 2017. In quella tragica data una valanga ricoprì un hotel molto rinomato sul Gran Sasso. Nell’incidente in questione morirono ventinove persone. La serie invece racconta la caduta di una slavina che travolge un resort di lusso nella Valle del Vanoi.