La nuova docuserie su Glee, che debutterà domani su ID e Discovery+, farà luce su alcune verità nascoste della serie, soprattutto sulla morte di Cory Monteith, fatto attorno al quale sono spuntate rivelazione inaspettate. Dugg Kirkpatrick, capo del reparto parrucchieri della serie, sostiene infatti che un ex costar abbia invitato Cory Monteith a bere a una festa – nonostante sapesse bene che l’attore era appena uscito dal rehab – e lo avrebbe in qualche modo condotto alla ricaduta fatale.
L’attore fu infatti trovato morto nella sua stanza di hotel a Vancouver il 13 luglio 2013 per overdose causata da un mix letale di alcool e droga, all’età di 31 anni. The Price Of Glee, titolo dell’imminente docuserie, analizzerà proprio le circostanze della morte di Monteith nei primi due episodi, presentando interviste a persone che hanno lavorato alla serie musicale, nonché agli amici e all’ex compagno di stanza dell’attore canadese.
In un’intervista al Daily Beast, Dugg Kirkpatrick avrebbe raccontato che, l’ultima volta che ha visto l’attore, era sicuro che Monteith fosse ubriaco, fatto anomalo dato che era uscito dal rehab solo pochi mesi prima. Il parrucchiere ha affermato che molti membri del cast maschile continuavano a venire da lui per tagliarsi i capelli anche dopo aver lasciato la serie: Cory era uno di loro e si confidava spesso con lui riguardo alle sue difficoltà.
“Era pulito fino a quando non mi ha chiesto di tagliargli i capelli. Non aveva bevuto, non aveva droghe in corpo“, ha detto Kirkpatrick. L’hair stylist nominato agli Emmy ha continuato: “Gli ultimi due giorni in cui l’ho visto, era diverso. Era sotto l’influenza dell’alcol“. “Ha detto che era a una festa e che non aveva bevuto, e che voleva bere qualcosa, ma sapeva che non avrebbe dovuto. Quella sera un membro del cast gli ha detto: ‘Se vuoi bere, devi bere. Io sarò qui, puoi fidarti che sarò sempre qui“.
Dugg ha detto che Cory si è risentito del consiglio, ma lo ha seguito comunque, “portandolo sulla strada della distruzione“. “Questo lo confuse e lo fece arrabbiare. Ma ha iniziato a bere perché gli è stato dato il permesso da qualcuno che amava“.
Inoltre, Dugg ha fatto dei commenti pesanti su Lea Michele, 36 anni, che ha iniziato a frequentare Cory nel 2012. “Credo che la confusione generale di Cory abbia avuto molto a che fare con la sua relazione con Lea Michele. Non so se fosse un’amica. Penso che fosse in una relazione con lui perché erano i protagonisti di uno show televisivo“.
Justin Neill, compagno di stanza di Cory, sostiene inoltre che l’attore fosse frustrato perché le limitazioni vincolanti delle riprese di Glee e il programma di concerti in giro per gli Stati Uniti gli impedivano di espandere il suo curriculum nel cinema. “Ricordo in particolare che, dopo la seconda stagione, voleva godersi semplicemente una parte della sua vita, ma non faceva altro che andare, andare, andare. Sembrava che Cory stesse diventando sempre più nevrotico e più isolato“.
La morte di Cory Monteith e altri misteri sul “lato oscuro” di Glee verranno analizzati nella docuserie The Price of Glee, da domani su su ID e Discovery+.