Non si sa ancora con precisione quando uscirà Il camorrista, la serie tv di Giuseppe Tornatore di cui il 26 ottobre sono stati presentati in anteprima due episodi alla Festa del Cinema di Roma 2023. Anche se al momento non è ancora chiaro quando e su quale canale o piattaforma verrà trasmessa, è probabile che arriveranno notizie a breve. La serie, basata sul romanzo omonimo di Giuseppe Marazzo e incentrata sulla figura di Raffaele Cutolo, un boss della camorra napoletana, è stata girata insieme al film d’esordio omonimo di Tornatore nel 1986, ma non è mai stata trasmessa a causa di controversie legali legate al film originale.
È passato un lungo periodo di 38 anni da quando il giovane Giuseppe Tornatore ha fatto il suo ingresso nel mondo delle serie TV con ‘Il Camorrista’, girato contemporaneamente all’omonimo film. Un vero precursore dei tempi, considerando che oggi il pubblico predilige principalmente le opere seriali. La sua opera è stata recentemente presentata alla Festa del Cinema di Roma, dopo un opportuno restauro. Nonostante sia stata realizzata molti anni fa, la serie si presenta come un prodotto sorprendentemente moderno. In conferenza stampa, Tornatore ha raccontato il notevole lavoro svolto sul suono, il colore e sulla riduzione della durata degli episodi. “Abbiamo fatto un gran lavoro per il suono, il colore e alleggerito i tempi delle puntate“, ha raccontato Tornatore in conferenza stampa. “È stato un lavoro che non mi sarei mai aspettato di fare. Rimetterci le mani e migliorare le cose è stato un privilegio. Ho trovato i difetti del film d’esordio di un ragazzo alle prime armi quale ero. Ma è stata anche un’esperienza bellissima“.
La serie, come indicato dai rappresentanti di Titanus, dovrebbe presto approdare in televisione, probabilmente su una rete generalista, essendo prodotta da Titanus Production e Rti Mediaset, con distribuzione affidata a Minerva Pictures. Si sta anche valutando la possibilità di estendere la visione della serie a livello internazionale.
Anche Leo Gullotta, che impersona la parte del commissario, è intervenuto:”Sono passati tanti anni, Il Camorrista’ raccontava per quell’epoca una cosa nuova. Venivano svelati gli inciuci della politica, brigate rosse, la Cia e i Servizi. Tornatore non si è discostato dalla realtà ha cambiato i nomi. Oggi rifletto e guardo le cose con altro entusiasmo. All’epoca l’entusiasmo era tanto, e con il regista si è instaurata una grande fiducia. Da parte mia, ci ho messo tanto impegno: sono un tedesco sul lavoro, mi ci sposo completamente. Tornatore con quel film ha inventato la serie anticipando i tempi. La gioia di questo lavoro c’era e c’è tutta. Rivedere quei fatti, oggi è storia. La storia di un’Italia. Penso che sara’ importante per il pubblico rivedere la serie. Riconsiderare le storie, ora e dal punto di vista personale, sarà importante“