Il Club 219 di Milwaukee, il bar dove Jeffrey Dahmer ha adescato molte vittime, è diventato meta di turisti ossessionati dal serial killer. Da quando la serie Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer è stata rilasciata su Netflix il locale, anche se ha cambiato nome e gestione, è stato al centro di una morbosa curiosità, con risolti anche negativi.
The Wall Street Stock Bar, formally known as Club 219 where Dahmer preyed on, stalked, and met most of his victims.
📍219 S. 2nd St. pic.twitter.com/dU34QijV8p
— ••• (@agreeableonion) October 16, 2022
Il Club 219 aprì nel gennaio del 1981, consolidandosi come il club gay più in vista di Milwaukee, la sua fama fu leggermente eclissata nel 1984 con l’apertura de La Cage Aux Folles, un altro locale gay. Sfortunatamente, il Club 219 è diventato tristemente famoso dopo che si è saputo che Jeffrey Dahmer lo frequentava per adescare le sue vittime.
Oggi quel bar ha cambiato nome, si chiama Wall Street Stock Bar e, dopo che lo show di Ryan Murphy si è insediato stabilmente al primo posto delle serie più viste su Netflix, ha attirato una nuova clientela. Molte persone, che amano frequentare i posti dove sono stati commessi dei crimini, hanno scelto l’ex Club 219 come loro meta di pellegrinaggio.
I live in Milwaukee, WI. Since 1982. When I was a kid I remember the news stories about Jeffrey Dahmer. As a child 7-12 years old around then I was shielded from most of the gruesome details about him. Just watched Netflix. It had “Club 219” which is now “Wall Street Stock Bar”. pic.twitter.com/nlDDMOZ3Pt
— Dan (@Emmonspired) October 8, 2022
“Sapevo che questo era un posto dove Jeffrey aveva adescato alcune delle sue vittime“, ha detto Charese Gardner, proprietaria del Wall Street Stock Bar. Certo non si sarebbe mai aspettata che qualcuno entrasse per chiederle un Dahmer drink. “Non serviamo nulla con questo nome“, ha detto la Gardner. La proprietaria ha chiarito ai suoi nuovi clienti che non ha nessuna intenzione di rendere omaggio al serial killer nel suo bar. Per ripicca, alcuni hanno scritto recensioni negative sul suo locale, dandole una stella sui siti specializzati Ci sono anche descrizioni fasulle, alcuni hanno scritto che nel bar sono esposte foto del serial killer, anche se non ci hanno messo mai piede.
“Sulle vetrine ci sono i segni dei volti delle persone che dall’esterno cercano di vedere l’interno del bar”, ha continuato Charese. “Non capisco quest’ossessione di visitare i posti dove Dahmer ha messo piede. “La nuova gestione ha ristrutturato completamente il locale che, naturalmente, dopo trent’anni, non ha più nulla in comune con quello che si vede nella serie Netflix.
“A queste persone non importa nulla delle vittime o dei familiari” ha sottolineato la donna “Ho una signora che cucina per me e una delle vittime era un suo amico“, ha detto la Gardner. “Questo è il mio locale”, ha continuato “Questa è la mia carriera. Mi traumatizza vedere come le persone lodino un serial killer. Forse leverò il numero 219 dalla vetrina“, la concluso la proprietaria del bar. Aggiungendo che non ha visto la serie Netflix e non ha intenzione di farlo.