La nuova serie La passione turca, attualmente su Netflix, racconta in sei episodi la relazione tra Olivia, una bellissima spagnola, colta e vitale, con un antiquario turco, Yaman, che successivamente si rivelerà essere un criminale. Una storia che divampa tra Madrid e Istanbul, e che nel giro di poco tempo si evolve in un incubo, per la protagonista, qualcosa che le toglierà la forza di volontà e la spingerà agli estremi, arrivando a tentare il suicidio e a trascorrere un periodo in carcere.
La trama de La passione turca differisce per alcuni aspetti dall’omonimo romanzo di Antonio Gala da cui è tratta la serie. Nel libro la protagonista si chiama Desideria ed è sposata, ma insoddisfatta. E Yaman è una guida turistica. Nella serie invece Olivia (Maggie Civantos) è una professoressa dell’Università di Madrid che sta studiando la storia dell’arte della Turchia per un esame, con l’obiettivo di ottenere una cattedra da titolare. Yaman, ufficialmente, è il titolare di un negozio di antiquariato, ma in realtà manda avanti un’attività di contrabbando di opere d’arte. E non finisce qui, perché ha altri segreti che saranno svelati nell’arco della serie.
“Presto riceverà una proposta d’amore. Un uomo che le mostrerà gli estremi della vita. La passione pura fino ai suoi ultimi giorni”
Chi è Yaman: tutta la verità sul venditore di frottole
Nell’arco dei sei episodi de La passione turca, nelle riprese che riguardano gli scorci di Istanbul, si vedono numerose bandiere rosse del Paese. Ma non sono mai quante le red flags che il personaggio di Yaman (İlker Kaleli) mostra sin dall’inizio e delle quali la sua amante Olivia non tiene o non vuole tener conto.
Yaman ha un negozio di antiquariato a Istanbul, nel quale lavora anche il suo giovane assistente, e al tempo stesso, insieme al suo viscido socio, Emir, gestisce un’attività di contrabbando di opere d’arte e beni culturali ad altissimo livello. Sono entrambi ammanicati, hanno conoscenze e protezioni ovunque, sia in polizia che nell’elite, così come in carcere e, sebbene l’Interpol gli stia alle costole, entrambi hanno sempre lavorato in modo da non mettersi nei guai. In più Yaman è molto affascinante, anche se non particolarmente bello (ad essere sinceri), è un manipolatore astuto, bugiardo e anche quando viene messo alle strette, mantiene sempre la calma e addirittura si mostra mellifluo e accondiscendente. Sa sempre volgere la situazione a suo favore, con una frase o un gesto. Le rare volte che perde quella sicurezza in sé stesso, tradisce una natura arrogante e meschina.
Yaman intreccia una relazione sessuale con Olivia mentendole su molti aspetti della sua vita. Ha una moglie, Luna, che è in carcere perché Yaman l’ha coinvolta in una delle sue operazioni illecite e lei per difenderlo ha sparato ad un uomo. Con Luna ha avuto un figlio, che vive con la nonna paterna. In carcere, Olivia e Luna si conosceranno in carcere (tra decine di detenute tabagiste coff coff) e la spagnola scoprirà di avere molto in comune con lei, compreso il fatto di essere state coinvolte in operazioni rischiose. Yaman tra l’altro non si fa neanche problemi a mettere Olivia a disposizione di clienti facoltosi (e pericolosi) che vorrebbero “assaporarla” e soprattutto, quando Olivia gli svela di essere incinta di lui, egli la mette di fronte ad un ultimatum: o la relazione o il bambino. Olivia, mentendo a Yaman, decide di portare avanti la gravidanza, ma poi avrà un aborto spontaneo.
Ad un certo punto Yaman fa poco per nascondere i suoi segreti – come quando lui e Olivia sono in vacanza ed evita volutamente un posto di blocco – perché sa bene che Olivia ormai è ormai assuefatta a lui e non riesce a liberarsene, come una tossicodipendente. Ed sarà proprio questa dipendenza a metterla in pericolo, come succede nel finale del film.
Il finale: trappole, inganni e una via di fuga
Quando Olivia tenta il suicidio, e le viene proposto di confessare tutto su Yaman ed Emir, in cambio della libertà e dell’inserimento nel programma protezione testimoni, lei all’inizio rifiuta, poi dopo il confronto con la moglie di Yaman decide di collaborare con la polizia, accettando di riallacciare i rapporti con l’uomo allo scopo di incastrarlo.
Lui dal suo canto suo inizia a provare dei veri sentimenti nei confronti di Olivia, ma si insospettisce perché lei chiede spesso del suo socio, Emir. In un certo senso il rapporto tra i due si sta ribaltando, con lei che prova a non lasciarsi coinvolgere di nuovo, emotivamente, e con lui che tenta di farle capire che è davvero innamorato di lei.
La resa dei conti finale arriva durante un’operazione importante: Olivia indossa un microfono con il quale la polizia può ascoltare cosa sta succedendo. Il nervosismo tra Olivia e Yaman è tangibile, ma la situazione esplode nel momento in cui lei decide di rivelargli che ha una cimice addosso, e arriva la polizia che però non è stata mandata dall’ispettrice che è in ascolto. Nella grande confusione generale, Yaman viene arrestato da veri poliziotti e poi rilasciato, perché contro di lui non ci sono prove. Il suo assistente si dà alla fuga e viene travolto e ucciso da un’auto. Olivia invece viene fatta salire su un’auto della polizia, ma presto si rende conto che l’agente che guida l’auto in realtà è uno degli uomini di Emir. Viene sequestrata e trasportata in un tugurio isolato, dove il mattino dopo incontra la moglie di Emir, poi lo stesso Yaman.
Olivia viene fatta salire di nuovo in macchina, con l’autista di Emir alla guida e Yaman al suo fianco. L’intenzione è quella di portare la donna in un posto isolato, ucciderla e sbarazzarsi del suo cadavere, ma Yaman lo impedisce. Uccide l’autista che voleva anche stuprare Olivia e, fuori dall’auto, ha un confronto duro e appassionato con lei. La accusa di averlo tradito, ma quando lei gli fa notare in che situazioni si è ritrovata a causa sua, Yaman ammette che entrambi hanno delle colpe. Alla fine decidono che non possono fare a meno l’uno dell’altra e che fuggiranno superando il confine turco. In quel momento però, arriva un altro colpo di scena.
La spiegazione del finale è nelle parole di Pablo e dell’ispettrice, che arrivano sul posto e puntano le pistole verso Yaman, mentre lui a sua volta punta la pistola contro di loro, minacciando di uccidere Olivia. I due poliziotti gli spiegano che il commissario, in combutta con Yaman ed Emir, è stato costretto a confessare e che anche Blanche, l’assistente di un acquirente francese ha rivelato molte cose interessanti sulla loro attività di contrabbandieri. Come se non bastasse, Emir e sua moglie Lupe sono stati arrestati, ma hanno scaricato i reati pù gravi su di lui e adesso è accusato di minacce, estorsioni e tortura. Olivia, accecata dall’amore malato per il contrabbandiere, lo esorta a spararle, così moriranno insieme. Fortunatamente Yaman la libera e riesce a fuggire in Siria.
Olivia è davvero libera?
Nelle ultime scene della serie, scopriamo che Olivia ha ereditato tutti i pezzi di antiquariato della ricca signora con la quale aveva stretto amicizia. Decide a sua volta, di affidare tutta l’eredità alla sua amica Rosario, per ringraziarla di quanto ha fatto per lei in un periodo così complicato. Quando Pablo le spiega che Yaman è fuggito in Siria, dove ha fatto perdere le sue tracce, lei esce a fare una passeggiata e guardando le navi sul Bosforo, getta un foulard al vento. Un gesto che forse simboleggia una ritrovata libertà o almeno l’inizio della fine di un legame così tossico, anche se sarà difficile ritrovare pienamente sé stessa.
A proposito della relazione tossica al centro della serie, l’attrice Maggie Civantos ha dichiarato ad Antena 3
“Questa è una storia di finzione ed è portata all’estremo, ma dobbiamo parlare apertamente di questo tipo di relazioni. La vita di Olivia all’improvviso viene stravolta perché impazzisce per la passione che prova per Yaman, per quell’alchimia che hanno, che è come una droga. Tutti conosciamo qualcuno come Olivia, anche se poi la storia è stata estremizzata per intrattenere il pubblico”
Un finale aperto che a nostro avviso potrebbe proseguire con una seconda stagione, sulla quale però, non ci sono notizie ufficiali. Staremo a vedere cosa succederà. Nell’attesa, se vi è venuta la curiosità di vedere il film La passione turca del 1994, vi ricordiamo che è in streaming. La pellicola è tratta dallo stesso romanzo che ha ispirato questa serie.