Carlo Giovanardi ha presentato un esposto contro Peppa Pig, in particolare contro la puntata in cui viene introdotto un nuovo personaggio che ha due mamme. L’ex parlamentare, noto per le sue posizioni sull’omosessualità, vuole impedire alla Rai di mandare in onda la puntata perché, tra l’altro: “Due mamme in natura non esistono”.
Peppa PIg ha introdotto una coppia di lesbiche nel cartone riservato ad un pubblico per bambini e la puntata, già andata in onda nel Regno Unito, sta suscitando vibranti reazioni della destra italiana, che ora, vuole impedire alla Rai di mandare in onda l’episodio. Dopo la polemica sollevata da Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera alle Elezioni Politiche 2022, ora è Carlo Giovanardi che, sostenuto dall’ex presidente del Forum Famiglie Luisa Santolini, ha presentato un esposto contro la messa in onda della trasmissione.
Giovanardi, che in passato ha polemizzato contro la pubblicità gay-friendly dell’Ikea, evidenzia che è stato annunciato che in una puntata del cartone animato Peppa Pig viene introdotto un personaggio figlio di due mamme, Nell’episodio in questione, Penny Polar Bear spiega a Peppa: “Io vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti“.
Carlo Giovanardi e Luisa Santolini, come riporta La Repubblica, nell’esposto scrivono: “Nella legislazione italiana in vigore, in applicazione di principi costituzionali, la fecondazione eterologa è permessa soltanto tra un uomo e una donna mentre il ricorso al cosiddetto utero in affitto è reato penalmente perseguibile: pertanto non possono esistere né in natura né legalmente due mamme, mentre nella realtà per concepire un figlio esiste un padre di cui si è utilizzato il patrimonio genetico“.
I due poi fanno riferimento a presunti casi di cronaca giudiziaria che: “Hanno per altro dimostrato come il procurarsi bambini all’estero, con comportamenti che in Italia sono illegali o criminali, determinano poi situazioni di cui sono vittime proprio i bambini quando per esempio scoppiano conflitti giudiziari tra le due donne che li hanno commissionati, mentre il vero padre e la donna che li ha partoriti rimangono sconosciuti“. Episodi che, naturalmente, nulla hanno a che fare con la puntata contestata di Peppa Pig.
L’esposto di Carlo Giovanardi e Santolini si conclude affermando che: “le leggi in vigore in Italia devono essere rispettate e spetta al Parlamento eventualmente cambiarle e non ai cartoni animati”. Per questo chiedono che: “Il Comitato, in base alle sue competenze, faccia rispettare il Codice di autoregolamentazione, impedendo la messa in onda di quella puntata di Peppa Pig o eventualmente sanzionando l’emittente che la trasmettesse“.