Netflix ha negato con forza le voci di presunti problemi di sicurezza che si sarebbero verificati sul set di Squid Game: The Challenge, il reality show ispirato all’omonima serie coreana, in cui 456 concorrenti da tutto il mondo devono affrontare giochi simili a quelli presenti nella serie, con in palio un patrimonio di 4,6 milioni di dollari;
Netflix ha rispedito al mittente i dubbi sollevati dal tabloid inglese The Sun, riguardo possibili problemi di salute tra i concorrenti dello show, dovuti alle basse temperature; si legge infatti nel comunicato ufficiale: “Sebbene sul set le temperature fossero effettivamente molto basse, cosa a cui i partecipanti erano comunque preparati, qualsivoglia dichiarazione che lasci intendere si siano verificati incidenti gravi, è da considerarsi assolutamente falsa; Netflix ha assolutamente a cuore la salute e la sicurezza di tutti i partecipanti al programma, membri della troupe compresi, e ha impiegato tutte le più appropriate misure di sicurezza.” Stando a quanto dichiarato da BBC, Netflix avrebbe dichiarato che “tre persone sono state sottoposte a cure per lievi disturbi”, non meglio specificati.
Il The Sun ha raccolto varie testimonianze di partecipanti (alcuni dei quali arrivati fin dagli Stati Uniti o dall’Australia) che riportano condizioni al limite della praticabilità sul set (una vecchia base militare della RAF a Bedford); secondo quanto riportato dal tabloid, alcuni concorrenti avrebbero cominciato a sentirsi male durante le riprese del gioco “Luce Rossa, Luce verde”, dove il vincitore è colui che riesce a stare completamente immobile a comando, allo scattare di una luce rossa; la temperatura atmosferica riportata era di -3°, Ecco alcune testimonianze (tutte naturalmente anonime) riportate dal giornale inglese:
- “Anche con il sopraggiungere dell’ipotermia, alcuni di loro non si sarebbero mai mossi di lì, visti tutti i soldi che ci sono in ballo; alcune persone sono rimaste in piedi al freddo per troppo, troppo tempo.”
- “Alcuni sono entrati qui pensando di diventare milionari, e sono usciti piangendo.”
- “Era una zona di guerra… portavano via la gente sulle barelle… ma guai a dirlo… se parli, ti cacciano.”
- “Faceva così freddo che alcuni non riuscivano neanche a muovere i piedi.”
- “Qualcuno urla di avere bisogno di un dottore, l’equipe arriva subito, e così fra una ripresa e l’altra poteva passare anche mezz’ora, e noi eravamo lì, in piedi. Alla fine, alcuni strisciavano per terra, e almeno una persona è uscita di lì in barella.”
- “Quando siamo arrivati, si gelava.”
- “Tremavano tutti, non penso ci fosse nessun tipo di riscaldamento.”
- “All’ingresso ci hanno dato due tute termiche, due calzini, scarpe da ginnastica, una camicia e due tute sportive.”
Squid Game è stata la serie tv più vista della storia di Netflix, per un totale di 1,6 miliardi di ore. In contemporanea con l’annuncio della seconda stagione, nel giugno scorso Netflix diede la notizia che si sarebbe svolto anche Squid Game:The Challenge: “I fan della serie affronteranno un viaggio affascinante e imprevedibile; 456 partecipanti, in carne e ossa, provenienti da tutto il mondo solcheranno le acque del più grande gioco competitivo del mondo, pieno di tensione e colpi di scena.”
Nella serie, 456 persone, di sesso, età ed estrazione sociale diversa, si riuniscono per partecipare a un gioco; in palio, per l’unico vincitore, un montepremi milionario. Ma le cose non sono quelle che sembrano, e i protagonisti dovranno andare ben al di là di quelle che credevano essere le proprie capacità, per raggiungere l’obiettivo.