David Harbour si chiede se Stranger Things 5 offrirà alla serie un finale felice o meno. L’attore, che interpreta il personaggio di Jim Hopper sin dalla prima stagione, ha spiegato come la domanda principale, che tutti i fan dovrebbero porsi, sia: “I fratelli Duffer sono dickensiani o kafkiani?“.
Parlando della sua lunga esperienza in Stranger Things, David Harbour ha raccontato la sua abitudine di inviare, prima dell’inizio di ogni stagione, un’e-mail ai co-creatori dello show, in cui esprime le sue idee sul personaggio di Jim Hopper, sul cui futuro lui stesso nutre grandi speranze. L’attore ha detto a Total Film che Hopper “merita la pace“, ammettendo però di non avere ancora dettagli su ciò che ha in serbo l’ultima stagione.
“Ho un’idea della forma e della struttura e di quale sia l’idea generale, ma non ho ancora molti dettagli“, ha detto David Harbour, aggiungendo: “Sono molto fiducioso del modo in cui i fratelli Duffer se la caveranno. Ho le mie idee ogni stagione su cosa mi piacerebbe veder succedere, mando loro un’e-mail e spesso sono molto sensibili a questo. Ma non ho ancora una sceneggiatura completa per l’episodio 1″.
Nella medesima intervista, David Harbour ha detto: “Credo in una morale fondamentale nella narrazione e che i personaggi dovrebbero ottenere ciò che meritano. Sicuramente penso che Hopper sia qualcuno che ne ha passate tante. Penso che meriti la pace, quindi mi piacerebbe vederlo risolto in questo senso. Ma la vera domanda che ti devi porre è: i Duffers sono dickensiani? O sono kafkiani? Credono nella grande cena a base di tacchino alla fine di A Christmas Carol? Me lo chiedo anch’io, sai? Sono molto curioso di vedere come si svilupperà il finale“.
In precedenza, David Harbour ha ammesso che non pensava neanche che Stranger Things sarebbe andato oltre la prima stagione. “Quando abbiamo finito di girare, pensavo che non avremmo avuto una seconda stagione, saremmo stati il primo show Netflix in assoluto a non ottenere una seconda stagione. Pensavamo che nessuno l’avrebbe guardato e che sarebbe stato un disastro“.