Caleb McLaughlin, interprete di Lucas in Stranger Things, denuncia il razzismo dei fan della serie Netflix. L’attore è intervenuto alla convention Heroes Comic Con, in Belgio, ed ha spiegato quanto questa cosa lo abbia messo a dura prova e lo abbia fatto soffrire quando era più piccolo ed iniziava la sua avventura nel Sottosopra.
“Mi ha sicuramente messo a dura prova da bambino“, ha detto Caleb McLaughlin, ripreso in un video condiviso sui social da uno dei partecipanti alla convention. L’attore ha quindi aggiunto: “Durante il mio primo Comic-Con, alcune persone non si sono messe in fila per me perché ero nero. Alcune persone mi hanno detto: ‘Oh, non l’ho fatto perché eri cattivo con Undici’. Anche ora alcune persone non mi seguono sui social o non mi supportano perché sono nero. A volte all’estero si sente di più il razzismo, si sente il bigottismo. A volte è difficile parlarne e far capire alle persone, ma quando ero più giovane sicuramente mi ha colpito molto“.
Durante il Heroes Comic Con, Caleb McLaughlin ha detto che da bambino si sarebbe chiesto: “Perché sono il meno preferito? Perché ho il minor numero di follower? Sono nello stesso show degli altri, sin dalla stagione 1“. Ha quindi aggiunto: “I miei genitori avrebbero dovuto rispondermi, ‘È una triste verità, ma è perché sei il bambino nero nello show’. Perché sono nato con questa bellissima pelle color cioccolato, non sono altrettanto amato. Ma è per questo che voglio diffondere positività e amore, perché non restituisco odio alle persone che mi danno odio“.
Caleb McLaughlin, che ora ha 20 anni, ha interpretato Lucas Sinclair, membro del team di Dungeons and Dragons con Mike (Finn Wolfhard), Will (Noah Schnapp) e Dustin (Gaten Matarazzo), sin dalla prima stagione di Stranger Things, che ha debuttato nel 2016, quando lui aveva 14 anni. L’attore tornerà anche per la quinta ed ultima stagione della serie dei fratelli Duffer.