Alessandro Borghi interpreta il ruolo di Rocco Siffredi in Supersex. Per l’attore romano non è stato facile calarsi in una vera e propria leggenda dei film per adulti e che è arrivato a girare 50 scene di sesso. Su Netflix arriverà prossimamente la serie tv con l’artista che ha parlato del collega come di un uomo incredibile.
Borghi ha parlato a Repubblica sottolineando: “C’è una grande differenza tra l’uomo e il personaggio pubblico. C’erano lati di Rocco non indagati e lui mi ha regalato la sua onestà e fiducia, oltre alla felicità reciproca che abbiamo avuto io nell’interpretarlo e lui che fossi io a farlo. Sono stato a casa sua a Budapest e ho scoperto un essere umano davvero incredibile. Avremmo potuto parlare di aneddoti, invece mi ha portato a casa sua, ha svuotato dieci hard disk di foto di famiglia, audizioni da ventenne, video con cugino e figli. Ho conosciuto il suo lato umano e che ha una famiglia bellissima. Lui vive nel terrore di deludere gli altri. Ha una dipendenza che lo ha ucciso e lo ha fatto passare da ‘io sono il maschio alfa che fa l’amore con cento persone’ a ‘perché proprio a me il non poterne fare a meno'”.
Qual è stata la cosa più difficile incontrata dall’attore sul set: “Portare rispetto etico a Rocco, spero sia felice di quello che vedrà. Su 95 giorni di lavoro 50 sono di scene di sesso. Ma il racconto del porno è uno snodo narrativo che segna un cambiamento emotivo del personaggio”. Alessandro Borghi parla così di Supersex, la serie dove appunto interpreta Rocco Siffredi: “È il romanzo di formazione di un ragazzino che da Ortona inizia un viaggio che vent’anni dopo lo chiuderà in una gabbia”.