Neil Druckmann svelato di avere delle idee per The Last of Us 3, terzo gioco della saga post-apocalittica che potrebbe legare insime un’intera trilogia. La notizia arriva da una dichiarazione dell’autore contenuta nel documentario sulla realizzazione di The Last of Us 2, rilasciato di recente. “Ho pensato: “C’è un concept?”. E per anni non sono riuscito a trovarlo. Ma recentemente la situazione è cambiata. Non ho una storia, ma ho un concept che, per me, è emozionante come l’1 e come il 2, è una cosa a sé stante, con un fil rouge che lega perà tutti e tre. Perciò sento che probabilmente ci sarà un altro capitolo di questa storia“.
Druckmann ha inoltre aggiunto di essere soddisfatto di aver lasciato i due primi capitoli standalone: “Il primo gioco aveva un concetto così pulito dell’amore incondizionato che un genitore prova per il proprio figlio. Nel secondo, una volta approdati all’idea di perseguire la giustizia ad ogni costo, la giustizia per coloro che si amano, ci siamo sentiti come se ci fosse un concetto pulito qui e ci fosse un filo conduttore dal primo gioco sull’amore. Se non potremo mai più farlo, questo è un buon punto di arrivo. L’ultimo morso alla mela, la storia è finita“.
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Aggiunge che “il bello di lavorare alla Naughty Dog” è che lo studio non si sente obbligato a sfornare sequel dei suoi successi. “È sempre così: vorremmo un altro Last of Us, ma se voi ragazzi siete appassionati di qualcos’altro, supporteremo quest’altra cosa. È una posizione molto privilegiata. Non lo do mai per scontato“.
Naturalmente, non c’è dubbio che molti fan di Last of Us sarebbero entusiasti di tornare a questi personaggi, e Druckmann dice di aver avuto un’idea per una storia più breve con Tommy che gli piacerebbe poter raccontare.
“Ho detto che abbiamo scritto una storia che si svolge dopo Last of Us 2 e che ha come protagonista Tommy. Spero che un giorno riusciremo a realizzarla. I titoli dei giornali di tutto il settore dicevano: “Naughty Dog ha delineato The Last of Us Part 3”. E in realtà è sbagliato. È sempre stata una piccola storia, non è mai stato un titolo completo. All’epoca, le priorità di Naughty Dog erano più alte: sistemare la pipeline, risolvere i problemi di equilibrio tra lavoro e vita privata. In base alla situazione in cui ci trovavamo, non volevo dare priorità a questa storia, che quindi è stata accantonata. Sono ancora convinto che un giorno vedrà la luce. Non so se sarà un gioco o uno show“.
Il documentario ha anche rivelato che The Last of Us 2 era originariamente un gioco open-world ispirato a Bloodborne perché Naughty Dog voleva che fosse “il più diverso possibile dal primo gioco“.
Per quanto riguarda l’adattamento seriale di The Last of Us, targato HBO, recentemente sono state svelate le nuove aggiunte al cast della seconda stagione: Isabela Merced sarà Dina, la fidanzata di Ellie; Kaytlin Dever vestirà i panni della famigerata Abby in The Last of Us 2 mentre Young Mazino interpreterà Jesse.