Dal 21 settembre su Netflix è disponibile Wanna, la mini serie documentario che racconta la storia di Wanna Marchi e Stefania Nobile. Nei quattro episodi che compongono il documentario viene presentato il terzo elemento della banda che ha contribuito a truffare i poveri telespettatori: Il mago do Nascimento. Al momento dell’inchiesta e del processo, do Nascimento parte per tornare in Brasile scampando così alla giustizia italiana e abbandonando Stefania Nobile, con la quale aveva creato un legame speciale.
In occasione del lancio del documentario madre e figlia, intervistate per il Corriere di Bologna confessano: “Abbiamo apprezzato molto ciò che ha detto il maestro Do Nascimento nell’intervista. Molto presto vorremmo andarlo a trovare in Brasile. Non l’abbiamo mai più visto né sentito dal 2001. Adesso cercheremo di metterci in contatto con lui. Lo abbiamo sempre considerato un nostro amico”. Riguardo la docuserie invece affermano: “Abbiamo guardato le quattro puntate. È un bel lavoro, di ricerca e di montaggio. Ma molte verità, importanti per capire la nostra storia, sono state omesse. Forse gli autori hanno intenzione di fare una seconda serie. Ma comunque uscirà presto anche un nostro libro, con tanti altri dettagli che nella serie non sono stati messi.
“È stato Gabriele Parpiglia a propormi questo racconto” afferma Wanda Marchi, poi continua: “Io ho pensato che fosse troppo grande per me l’idea di andare in onda in tutto il mondo. Alla fine ho accettato. Abbiamo già un primo invito per andare a New York”. Anche Stefania Nobile ha le idee chiare sul loro futuro: “Lavoro nei locali notturni, li ristrutturo. Nel nostro futuro c’è l’Albania. Da quindici anni lavoro in questo settore. Spero che potremo trasferirci a vivere lì molto presto. Ci piace di più la gente. Non amiamo gli italiani di oggi, sono spenti. Dopo la morte del compagno di mia madre siamo rimaste solo io e lei a prenderci cura l’una dell’altra“.