White Lotus 2 è ambientata in Italia e Sabrina Impacciatore è una delle protagoniste della seconda stagione girata a Taormina. L’attrice, quando ha ricevuto la proposta stava per rifiutarla ma, dopo aver visto la prima stagione, ha cambiato subito idea. Nella stessa intervista Impacciatore ha spiegato che il ruolo di Valentina l’ha aiutata, in qualche modo, ad affrontare il lutto per la perdita di suo padre Enea.
Sabrina Impacciatore ha spiegato al Corriere della Sera che il suo primo rifiuto era legato a motivi lavorativi “Ero impegnata sul set, assorbita dal mio personaggio“. I produttori di White Lotus non si sono arresi e le hanno chiesto di guardare i sei episodi della prima stagione, trasmessi in Italia da Sky e Now. “Così ho fatto, per tutta una notte, mangiando un episodio dopo l’altro come fossero ciliegie e senza riuscire a smettere – ha rivelato l’attrice – era l’idea di cinema che più mi corrispondeva, sono rimasta folgorata, non avevo mai visto nulla che somigliasse a questa serie, in cui c’è una satira feroce della società, ma c’è anche il dramma, la commedia, il thriller, tutto”
Nei nuovi episodi Sabrina è Valentina, la manager del resort italiano di proprietà della catena di alberghi di lusso della White Lotus. Subito dopo aver visto la prima stagione, la Impacciatore ha registrato il provino, consapevole che si trattava di un ruolo che poteva cambiarle il corso della carriera: “Dovevo registrare un video in cui simulavo alcune scene e mi sono trovata nelle condizioni peggiori per farlo, tanto che tra le persone che ho chiamato per darmi una mano per darmi le battute c’era anche mio fratello, che non è un attore. Dopo una giornata di lavoro estenuante e 130 ciak, ho mandato il selftape. Due giorni dopo la telefonata: ‘Mike White, sceneggiatore, regista e produttore della serie ti vuole’“. Mike White le ha dato appuntamento a Roma, l’attrice ha lasciato momentaneamente Trento, dove stava girando un film di Berardo Cardoni, per raggiungere la Capitale.
Come dicevamo in precedenza, vestire i panni di Valentina è una svolta nella carriera dell’attrice lanciata da Gianni Boncompagni: “Mi rendo conto che sto entrando a Hollywood dalla porta principale. In America The White Lotus è un fenomeno di costume, la gente è impazzita. Ci sono aspettative altissime. Sento che questa cosa può cambiare il mio percorso, lo vedo. Allo stesso tempo voglio rimanere con i piedi per terra. Per dire, ancora non ho avuto il coraggio di vedere gli episodi finiti. Il corrispettivo del mio ruolo nella prima serie era potentissimo, interpretato da quel genio di Murray Bartlett che ha creato un’icona“, un paragone che per qualche settimana le ha levato il sonno.
Questo ruolo può essere considerato il coronamento della carriera per l’attrice romana: “Ho iniziato a studiare recitazione a 16 anni e mi ci sono dedicata con enorme passione: i miei genitori mi hanno visto studiare come una pazza per tutta la vita ho perso mio papà Enea a novembre, quando ero stata chiamata per la parte. La soddisfazione che è arrivata con questo ruolo ha aiutato me ma anche mia madre, dandole gioia nel momento del nostro massimo dolore“, ha concluso commossa Sabrina Impacciatore.