La serie: Berlino, 2023. Creata da: Esther Martínez Lobato, Álex Pina. Cast: Pedro Alonso, Michelle Jenner, Tristán Ulloa, Begoña Vargas, Julio Peña Fernández, Joel Sánchez, Itziar Ituño, Najwa Nimri. Genere: Thriller, drammatico Durata: 1 ore circa/8 episodi. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: Prima del colpo alla Zecca di Stato di Madrid, Berlino si trova a Parigi insieme a una banda di giovani ladri per compiere una delle sue rapine più ambiziose: trafugare gioielli per un valore di 44 milioni di euro.
Pochi show televisivi hanno saputo conquistare il pubblico internazionale come La casa di carta, serie Netflix che ha fatto il suo debutto nel 2017 e, da allora, si è evoluta in un fenomeno globale, diventando una delle punte di diamante della piattaforma e dando il via a una sequela infinita di produzioni spagnole. E proprio perché squadra che vince non si cambia, i fan del Professore e della sua banda sgangherata saranno entusiasti di poter assistere, dal 29 dicembre, alle imprese precedenti di uno dei personaggi più amati e controversi della serie, l’affascinante, carismatico e un po’ psicotico Berlino (sempre interpretato da Pedro Alonso). In questo spin-off dagli stessi creatori de La casa di carta – Esther Martínez Lobato, Álex Pina – daremo infatti un’occhiata agli anni di gloria di Andrés de Fonollosa – prima della malattia e del colpo alla Zecca di Stato di Madrid – e a una delle rapine più ambiziose della sua carriera: un furto di gioielli per un valore di 44 milioni di euro.
Come vedremo nella nostra recensione di Berlino, questo show in otto episodi si rivela, fin dai suoi primi minuti, uno spin-off accattivante che può vantare un cast di talento e scene ricche d’azione che sapranno tenere lo spettatore col fiato sospeso fino alla fine. Berlino si conferma il personaggio più interessante dell’intero universo seriale, capace di dar vita a uno spettacolo che riprende con successo l’essenza e lo spirito del suo predecessore, apportando addirittura qualche piccolo miglioramento.
Un colpo al cuore e uno al caveaux
Ci sono solo due cose che possono trasformare un giorno di merda in un giorno meraviglioso: la prima è l’amore, la seconda è un bottino di oltre 10 milioni di euro.
La serie spin-off de La casa di carta si concentra sugli anni di gloria di Andrés de Fonollosa/Berlino (Pedro Alonso), un periodo precedente alla sua malattia e al maxi colpo alla Zecca di Stato di Madrid. Siamo a Parigi e Andrés, considerato uno dei più grandi ladri d’Europa, sta pianificando insieme alla sua banda (Keila, Damián, Cameron, Roi e Bruce) una delle più straordinarie rapine della sua intera carriera: il furto di 44 milioni di euro in gioielli presso una delle più importanti casa d’aste della capitala francese. Per farlo, ha escogitato un trucco da illusionista: avviare un finto scavo archeologico sotto la Cattedrale di Santiago per arrivare, attraverso un accesso nascosto alle catacombe di Parigi, direttamente sotto il caveaux contenente i preziosi. Un piano all’apparenza perfetto che, come ovvio che sia, presenta i suoi punti deboli: le irrequietezze dei singoli membri della banda e la relazione che Berlino intreccia con la moglie di Monsieur Polignac, direttore della casa d’aste. Ma non solo: a cercare di fermare la rapina arriveranno dalla Spagna due poliziotte che i fan de La casa di carta avranno certo il piacere di rivedere: Alicia Sierra (Najwa Nimri) e Raquel Murillo (Itziar Ituño).
L’amor che move il sole e l’altre stelle
Sebbene il fulcro della narrazione sia il furto di gioielli, l‘elemento romantico – proprio come succedeva ne La casa di Carta – rimane preponderante e, addirittura, rappresenta il reale protagonista dei primi due episodi dello show. Appena lasciato dalla sua terza moglie, Andrés de Fonollosa è infatti alla spasmodica ricerca di un nuovo amore che possa dare un senso alla propria vita; lo trova in Camille, affascinante e sofisticata donna francese moglie del direttore della casa d’aste che Berlino e la sua banda devono rapinare. Irrimediabilmente attratto dalla donna – ma anche dall’idea di una passione proibita – il nostro carismatico ladro si lascia completamente sopraffare dalla relazione, dimenticando per un momento il vero motivo del suo soggiorno a Parigi, il furto di gioielli. Si lancia, così, nella pianificazione di un nuovo colpo, quello al cuore di Camille che, non pensiamo di fare spoiler, capitolerà come una cassaforte difettosa.
A fare poi da sfondo a questa storia d’amore non poteva che esserci la città più romantica del mondo, Parigi, che nella serie viene sfacciatamente celebrata (come, d’altronde, la cultura europea in generale), dalle passeggiate lungo la Senna a Montmartre, dagli edifici in puro stile Belle Epoque al castello di Ormesson-sur-Marne del XVI secolo, dove la coppia clandestina si gode una una fuga romantica.
A volte ritornano…con ancora più verve
Diciamolo subito: Berlino è lo spin-off perfetto di un fenomeno globale come La casa di carta: riprende infatti l’essenza e le dinamiche che hanno fatto il successo del suo predecessore, ma apporta all’intera impalcatura diverse migliorie, come una fotografia più attenta, capace di seguire al meglio i personaggi e tutte le fasi del colpo, e una maggior varietà delle location, elemento che conferisce molta più dinamicità alla narrazione. Anche la quasi totale assenza di flashback – invece così presenti nella serie originale – porta una ventata di freschezza e immediatezza al racconto, permettendo allo spettatore di vivere gli eventi nel presente senza doversi barcamenare tra un salto temporale e l’altro. Inoltre,
Berlino strizza inoltre l’occhio ai nostalgici de La casa di carta, con il ritorno in grande stile di due dei personaggi femminili più amati ed energici dello show: stiamo parlando delle poliziotte Alicia Sierra e Raquel Murillo, rispettivamente interpretate dalle attrici spagnole Najwa Nimri e Itziar Ituño. Lo fa in modo intelligente, non rendendole protagoniste della narrazione ma solo presenze confortanti che ci fa piacere ricontrare, approfondendo alcuni aspetti del loro passato.
Il cast di Berlino
Potrebbe essere difficile per gli affezionati della banda de La casa di carta avvicinarsi ai nuovi personaggi introdotti nello spin-off. E diciamolo subito, di personaggi come Nairobi, Helsinki, Tokyo, Rio e gli altri non vi è traccia in Berlino. Non perché Keila (Michelle Jenner), Damián (Tristán Ulloa), Cameron (Begoña Vargas), Roi (Julio Peña Fernández) e Bruce (Joel Sánchez) non abbiamo le carte in regola per mettere a segno questa nuova straordinaria rapina, ma perché lo show sceglie questa volta di conferire più spazio alla dimensione del gruppo rispetto alla singola caratterizzazione dei protagonisti. Ciò non vuol dire, ovviamente, che i giovani attori non siano di talento (al contrario!) o che i nuovi ladri non abbiano le proprie peculiarità e non intreccino tra loro relazione dai risvolti interessanti. Ma la banda della Zecca di Stato di Madrid rimane, per forza di cose, insuperabile.
Tutto questo non vale ovviamente per Berlino, del quale viene offerto un ritratto più profondo e accattivante rispetto a La casa di carta, permettendoci di esplorare alcuni aspetti del personaggio solamente accennati nella serie precedente. Pedro Alonso offre un’interpretazione eccezionale e riuscitissima nei panni del leader della compagnia, confermandosi il volto perfetto per vestire i panni di un personaggio controverso e seducente del quale vorremmo saperne sempre di più.
La recensione in breve
Berlino si rivela, fin dai suoi primi minuti, uno spin-off accattivante che può vantare un cast di talento e scene ricche d'azione che sapranno tenere lo spettatore col fiato sospeso fino alla fine. Berlino si conferma il personaggio più interessante dell'intero universo seriale, capace di dar vita a uno spettacolo che riprende con successo l'essenza e lo spirito del suo predecessore, apportando addirittura qualche piccolo miglioramento.
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