La serie: Copycat Killer – Imitazione di un crimine 2023. Creata da: Yukihiko Tsutsumi. Cast: Kang Ren Wu, Ruby Lin, Tsung-Hua Tou, Cammy Chiang. Durata: 1 ora circa/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: Una serie di omicidi efferati mette in ginocchio la città, mentre un tenace procuratore cerca di catturare il serial killer che trasforma i propri crimini in uno spettacolo mediatico.
Il genere crime spopola su Netflix, soprattutto quando parliamo di serie tv asiatiche che sembrano ormai averci preso gusto nel mettere in scena mirabolanti cacce a spietati serial killer. Questa è la volta di Copycat Killer – Imitazione di un crimine, show di produzione giapponese (ma ambientato in Cina) ispirato al romanzo del 2001 Moh?han, della scrittrice Miyuki Miyabe, molto nota in patria. I 10 episodi da circa un’ora che compongono questa ambiziosa produzione conducono lo spettatore in un viaggio all’interno della mente malata di un serial killer che trasforma i propri omicidi in veri e propri spettacoli mediatici. La caccia senza tregua che metterà in piedi l’irreprensibile procuratore, darà vita a uno spietato gioco del gatto col topo; ma chi è uno e chi l’altro?
Come vedremo nella nostra recensione di Copycat Killer – Imitazione di un crimine, la serie diretta da Yukihiko Tsutsumi vuole certamente essere uno show di intrattenimento cupo e ricco di suspense, ma rappresenta anche una sorta di denuncia nei confronti di un fenomeno sempre più presente nella nostra società: la spettacolarizzazione della morte. Un thriller che, grazie ai suoi continui colpi di scena (a volte un po’ improbabili), non lascia facilmente intuire come andrà a finire.
La trama di Copycat Killer – Imitazione di un crimine: la morte fa spettacolo
Il primo episodio si apre con un killer mascherato noto con il nome di Noh che invia una videocassetta a tutte le reti televisive della città. Nel video in questione, l’assassino lancia una sfida al procuratore capo Kuo Hsiao-chi (Kang Ren Wu), mentre, premendo un pulsante, mette fine alla vita di una giovane donna.
Ti farò una domanda: credi che chiunque possa diventare un assassino?
La narrazione torna poi indietro di otto settimane È il 1997 e Kuo Hsiao-chi è un procuratore di Songyan (Taipei); onesto ed estremamente ligio al dovere, lavora in ufficio fino a tardi e mette tutto se stesso nella risoluzione dei casi che gli vengono affidati. Dopo aver fatto arrestare un collega del proprio dipartimento per crimini di speculazione e divulgazione di informazioni riservate, l’uomo sale alla ribalta dei notiziari locali, attirando in particolare l’attenzione della rete sensazionalista TNB e della sua conduttrice Ya-chi (Ruby Lin).
Il caso di corruzione interno alla procura viene però messo in secondo piano quando, nel bel mezzo di un parco pubblico, viene ritrovata una mano di donna mozzata dentro una scatola rossa. Kuo, al quale è stato affidato il caso, fa subito un’incredibile scoperta: la mano rinvenuta nel parco presenta una slogatura al pollice, esattamente come quella presentata da una giovane donna uccisa due anni prima. Il colpevole di quest’ultimo delitto, però, era già stato incarcerato: si tratta, quindi, del lavoro di un killer imitatore o, invece, è stato arrestato l’uomo sbagliato? L’indagine riunisce Kuo e il detective veterano Lin Shang-yong (Tsung-Hua Tou), ma attira anche l’attenzione dell’intrepida reporter Lu Yan-chen (Cammy Chiang).
Il ruolo dei mass media
Mentre le notizie di altre giovani donne scomparse iniziano a riempire le prime pagine dei giornali scandalistici locali, la pressione aumenta sempre di più sia sul procuratore Kuo sia sulla conduttrice Lin. La giustizia da una parte, i media dall’altra: la prima con l’obiettivo di assicurare il killer dietro le sbarre, la seconda con l’unico scopo di fare ascolti, anche se questo vuol dire fare della morte un vero e proprio spettacolo televisivo. Quando poi l’assassino inizia a contattare i familiari delle ragazze seviziate e li sottopone a crudeli umiliazioni per farli apparire sulla rete TNB, il caso inizia a diventare un vero e proprio circo mediatico, nel quale sembra venga data più attenzione alle mosse del boia che alle vittime. Da qui inizia ad emergere quello che è uno dei punti cruciali dello show: mostrare il potere dei mass media all’interno della nostra società, nonché mettere in guardia sulla loro (a volte pericolosa) influenza sull’opinione pubblica.
Sete di popolarità
Fin dai primi minuti introduttivi dello show, lo spettatore è portato a chiedersi quale sia la “motivazione” dietro al comportamento del killer mascherato. Perché, più che sull’uccisione delle sue vittime, l’assassino sembra focalizzato sulla portata comunicativa di tale atto e sul desiderio di farsi vedere. I video, gli indizi disseminati in città e l’umiliazione pubblica dei familiari delle ragazze sono tutti elementi che fanno emergere il suo bisogno di essere messo al centro dell’attenzione dei media. Per cosa? Probabilmente per una brama di rivalsa, per dimostrare la propria superiorità intellettuale rispetto alla giustizia locale che, infatti, si dimostra fin da subito confusa e impreparata. Possiamo quindi chiederci: questo desiderio di popolarità da parte del serial killer, nasconde l’insofferenza per una vita passata a non essere visto dagli altri?
Il cast di Copycat Killer – Imitazione di un crimine
Il cast di Copycat Killer – Imitazione di un crimine, include volti piuttosto popolari in patria, tra cui Kang Ren Wu, Ruby Lin e Cammy Chiang, che hanno tutti e tre partecipato allo show di successo del 2021, Light the Night. I personaggi principali sono molto ben caratterizzati e i loro interpreti sembrano calarsi perfettamente nel ruolo. Kang Ren Wu nei panni del procuratore è l’emblema dell’uomo retto, capace di andare contro e tutti pur di far trionfare la giustizia; una missione che persegue nonostante i suoi demoni interiori. Ruby Lin sembra quasi divertirsi nelle vesti della conduttrice televisiva senza scrupoli mentre Cammy Chiang, interpretando la reporter integerrima Lu Yan-chen, rappresenta alla perfezione quella che dovrebbe essere l’etica della comunicazione giornalistica. Agli altri personaggi viene invece data scarsa attenzione, forse a causa dei continui colpi di scena e improbabili cambi di rotta della sceneggiatura dello show, di cui rimane vittima (ma non vi diciamo come) anche il detective veterano interpretato da Tsung-Hua Tou.
La recensione in breve
Copycat Killer - Imitazione di un crimine, la serie diretta da Yukihiko Tsutsumi vuole essere uno show di intrattenimento cupo e ricco di suspense, ma rappresenta anche una sorta di denuncia nei confronti di un fenomeno sempre più presente nella nostra società: la spettacolarizzazione della morte. Un thriller che, grazie ai suoi continui colpi di scena (a volte, però, un po' improbabili), non lascia facilmente intuire come andrà a finire.
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