La serie: Criminal Record, 2023. Creata da: Paul Rutman. Cast: Peter Capaldi, Cush Jumbo, Zoë Wanamaker, Charlie Creed-Miles, Cathy Tyson, Stephen Campbell Moore. Genere: Crimine, Thriller. Durata: 60 minuti circa/8 episodi. Dove l’abbiamo visto: Apple TV+.
Trama: Dramma ambientato nella Londra dei giorni nostri. Una telefonata anonima mette due brillanti detective l’uno contro l’altro in un confronto su un vecchio caso di omicidio: una giovane donna che sta per intraprendere una brillante carriera e uno storico professionista determinato a proteggere la sua eredità.
Peter Capaldi torna sul piccolo schermo dopo la partecipazione alla miniserie Prime Video The Devil’s Hour nel 2022, con la nuova serie drammatica poliziesca di Apple TV+, Criminal Record. La piattaforma streaming inizia il 2024 con questa proposta originale dello sceneggiatore/produttore Paul Rutman (Vera), incentrata sulla rivalità tra due determinati detective nel cuore della capitale inglese, interpretati dal già citato Capaldi e dalla talentuosa Cush Jumbo. DUe professionisti che provengono da epoche e contesti diversi, ma sono accomunati dalla stessa tenacia nel raggiungere i risultati. Come vedremo nella nostra recensione di Criminal Record, la loro rivalità diventa il punto focale della serie, che riesce in molti punti, soprattutto sfruttando al meglio un budget ridotto e un’impostazione di base piuttosto semplice, ma pecca soprattutto nel suo svolgimento narrativo.
Criminal Record, un conflitto generazionale in polizia
![Peter Capaldi è il detective Hegarty in Criminal Record](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Criminal_Record_Photo_010101.jpg.photo_modal_show_home_large-1024x576.jpg)
La storia di Criminal Record è ambientata nel centro di Londra e parte da una soffiata anonima che scatena la rivalità di due ispettori di polizia: una giovane donna all’inizio della sua carriera (Cush Jumbo) e un veterano ben inserito e determinato a proteggere la sua eredità (Peter Capaldi). Il primo episodio ci immerge rapidamente nel mistero principale: da una cabina telefonica, come dicevamo, una donna chiama senza svelare la propria identità e chiedendo aiuto alla polizia. Spaventata e paranoica, dice che il suo fidanzato minaccia di ucciderla. Questo incidente, apparentemente un caso di violenza domestica, prende una piega inaspettata quando la donna rivela che il fidanzato ha già ucciso la sua ex compagna e che “c’è un uomo in prigione che sta scontando 24 anni per averla uccisa“. Un inizio sicuramente promettente per la serie.
Come previsto, la polizia non arriva in tempo per salvare la situazione e la ragazza scompare, così la detective June è determinata a ritrovarla. Tutto la porta al caso di Errol Mathis, che è in prigione per aver ucciso la sua ragazza, Adelaine Burrowes, 24 anni fa. Tuttavia, piuttosto che concentrarsi su questo caso, che passa un po’ in secondo piano a partire dal terzo episodio e la cui risoluzione progredisce molto lentamente, la serie si concentra maggiormente sulle dinamiche tra i due poliziotti che sembrano alle prese con un insolito gioco del gatto e del topo.
Un’indagine ai margini di un rapporto in primo piano
![Cush Jumbo in Criminal Record](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Criminal_Record_Photo_010501.jpg.photo_modal_show_home_large-1024x576.jpg)
Questi punti centrali della trama si dipanano gradualmente con il progredire della serie, ma l’indagine principale perde rapidamente di intensità e, dall’altra parte, gli spettatori potrebbero perdere interesse in questo frustrante flusso di informazioni. Alla base della serie, vi è comunque un intrigo sufficiente a far sì che il pubblico voglia continuare nella visione, ma non si tratta del più avvincente police procedural in circolazione.
La narrazione simpatizza chiaramente per June, interpretata in maniera assolutamente convincente da Jumbo, che gestisce perfettamente la gamma di emozioni del personaggio, dalla convinzione rabbiosa alla disperazione frustrata. Il creatore della serie Paul Rutman si preoccupa anche di umanizzare Hegarty come una figura tragica alle prese con il proprio dolore e senso di colpa. La loro ostilità reciproca è mitigata da un rispetto rancoroso, anche se June si chiede cosa stia nascondendo e perché un detective della sua levatura abbia compromesso la sua integrità professionale su questo caso preoccupante.
Criminal Record è una serie che mescola molti elementi del genere poliziesco e che cerca di affrontare le grandi questioni istituzionali dell’eredità e del cambiamento, anche se si addentra nella storia di un caso irrisolto in cui potrebbe essere stato condannato l’uomo sbagliato. Sostenuto da un cast stellare e caratterizzato da una narrazione complicata e piena di personaggi moralmente grigi, è un dramma che si diletta a giocare con le aspettative dello spettatore: sul tipo di storia che stiamo guardando, su quali personaggi sono brave persone e su chi ci fidiamo che ci dica effettivamente la verità.
Un procedural sorretto da ottimi interpreti
![Peter Capaldi in una scena della serie tv Criminal Record](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Apple_TV_Criminal_Record_Poster_0101.jpg)
Il caso irrisolto in sé, l’omicidio di una donna di nome Adelaide Burrowes, non è particolarmente complicato o innovativo, ma la storia che lo circonda è ricca di colpi di scena sorprendenti, da scelte che rivelano strati inaspettati di personaggi che pensavamo di aver compreso a nuove informazioni che mettono in discussione le nostre ipotesi sull’indagine che stiamo guardando sullo schermo. Sebbene gran parte del conflitto tra Hegarty e June sia correttamente inquadrato come una sorta di divisione generazionale – una giovane donna ambiziosa che scuote il sistema di favori, informatori e insabbiamenti che uomini come Hegarty hanno contribuito a creare e da cui traggono ancora profitto – è reso sempre più complicato dal fatto che entrambi i personaggi sono così fallibili e imperfetti a modo loro.
Le altre sottotrame del dramma, che coinvolgono il figlio di Errol, Patrick (Rasaq Kukoyi), che cerca di trovare un modo per farsi una vita all’ombra del crimine del padre, il tentativo di Hagerty di fare da genitore a una figlia problematica e la madre di June, Maureen (Zoe Wanamaker), in declino mentale, non sono così interessanti come la serie vuole far credere, e sono tutti essenzialmente messi in ombra dal complicato tira e molla tra Hegarty e Lenker, che a volte adotta un tono contraddittorio, altre volte quasi rispettoso, addirittura da mentore.
Per quanto riguarda il dramma poliziesco in senso stretto, il caso centrale di Criminal Record non apre nuovi orizzonti in termini di narrazione, anche se tocca diverse questioni dolorosamente attuali riguardanti i grandi fallimenti e i problemi istituzionali della polizia e della giustizia in generale. Tuttavia, come intrattenimento a due voci tra due potenti interpreti al top dei loro rispettivi giochi, vale più che la pena di dedicargli un po’ di tempo.
La recensione in breve
Criminal Record sovverte le aspettative del police procedural lasciando ai margini del racconto la risoluzione del caso principale e puntando tutto sul confronto tra i suoi duoi protagonisti. Un'intuizione originale all'interno di una serie non sempre così a fuoco.
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Voto CinemaSerieTv