La serie: Geek Girl, 2024. Creata da: Holly Smale, Jessica Ruston. Cast: Emily Carey, Sarah Parish, Emmanuel Imani, Liam Woodrum, Zac Looker, Tim Downie. Genere: Commedia. Durata: 35 minuti circa/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Un’adolescente nerd perennemente bullizzata viene catapultata nello scintillante mondo della moda quando viene scoperta da un talent scout.
A chi è consigliato? A chi cerca una storia positiva con una protagonista forte.
In House of the Dragon, Emily Carey interpretava una regina in divenire. Ma ora, la giovane attrice si ritrova ad affrontare qualcosa di molto più impegnativo: lo spietato mondo della moda. Nella nuova serie Netflix Geek Girl – basata sull’omonima serie di romanzi di Holly Smale – infatti, la Carey veste i panni di Harriet Manners, una nerd timida, impacciata e vittima di bullismo la cui vita cambia per sempre durante una gita scolastica alla London Fashion Week. Scoperta dall’agente Wilbur Evans, la ragazza viene presto catapultata in un universo a lei sconosciuto, mentre cerca di destreggiarsi tra i bulli della scuola, le rivali gelose e un’ansia paralizzante.
Come vedremo nella nostra recensione di Geek Girl, la serie ha il merito di celebrare l’importanza dell’accettazione di sé e il valore della diversità, facendo affidamento anche sulla convincente performance della sua protagonista. Certo, comprendere perché il mondo della moda sia così ansioso di accaparrarsi come modella un’adolescente goffa e impacciata richiede un discreto sforzo di immaginazione da parte degli spettatori.
Da nerd a modella
La sedicenne Harriet Manners (Emily Carey) eccelle a scuola, ma si sente incompresa dai suoi compagni di classe che la prendono continuamente in giro: il suo cervello infatti, è “cablato diversamente” e la ragazza passa il proprio tempo a cercare di essere invisibile piuttosto che distinguersi dalla massa. Tutto cambia, però, quando, nell’ambito di un progetto scolastico, partecipa alla London Fashion Week e viene “scoperta” da un talent scout di modelle che la catapulta in un mondo fatto di bellezza e passerelle. Non solo: inizia anche a frequentare il collega modello Nick (Liam Woodrum) che, insieme ai suoi genitori, all’agente Wilbur (Emmanuel Imani) e alla sua migliore amica Nat (Rochelle Harrington), aiuteranno Harriet a sfruttare i propri punti di forza, a rivendicare la propria etichetta di “geek” e a smettere di nascondersi dal resto del mondo.
L’accettazione di sé
Geek Girl si distingue per la sua capacità di trattare temi rilevanti e attuali attraverso una narrazione coinvolgente e autentica. La serie esplora in profondità l’importanza dell’accettazione di sé e il valore della diversità, attraverso la storia di Harriet Manners, una ragazza brillante ma spesso incompresa per la sua eccentricità e il suo amore per il mondo geek. La narrazione, infatti, mostra come le qualità che rendono Harriet diversa siano in realtà la sua forza più grande, celebrando così l’individualità e invitando lo spettatore a riflettere sull’importanza di abbracciare ciò che ci rende unici. In un contesto sociale che spinge spesso verso la conformità, Geek Girl offre una visione positiva e incoraggiante dell’autenticità personale.
Un altro tema centrale della serie è la critica al mondo superficiale della moda: la serie, infatti, non si limita a mostrare il fascino del settore, ma evidenzia in particolar modo le insidie e le pressioni a cui le modelle e i modelli vengono sottoposti. In questo senso, Harriet, catapultata nel glamour delle passerelle, rappresenta una voce genuina in un ambiente ossessionato dall’immagine, imparando che la vera bellezza risiede nell’accettazione di sé e nella fiducia nelle proprie capacità.
Una performance convincente
Emily Carey offre una performance convincente nei panni di Harriet: la sua interpretazione riesce infatti a catturare l’essenza di un’adolescente insicura e goffa che cerca di farsi largo tra le sfide della scuola superiore e delle luci della ribalta. La giovane attrice infonde al personaggio una delicatezza e una forza straordinaria, rendendo Harriet una figura nella quale il giovane pubblico di Netflix può facilmente riconoscersi.
Ma l’aspetto più interessante della performance di Carey è come riesca a rendere credibile la trasformazione che compie il suo personaggio. Quando Hariett viene scoperta dal talent scout, la sua eccitazione è palpabile, e il pubblico può facilmente empatizzare con il suo desiderio di riscatto nei confronti di tutti coloro che l’hanno sempre presa in giro. Tuttavia, Carey non permette mai che questa trasformazione sia superficiale; anche quando indossa abiti di alta moda e cammina sulle passerelle, infatti, rimane sempre la ragazza geek e intelligente che abbiamo imparato a conoscere nel primo episodio.
Sospensione dell’incredulità
Nonostante, come già detto, Geek Girl presenti una trama interessante e coinvolgente, non è esente da difetti che possono risultare difficili da ignorare. In particolar modo, risulta arduo comprendere perché il mondo della moda sia così ansioso di accaparrarsi Harriet come modella, considerando che la nostra protagonista è goffa e impacciata e inciampa letteralmente sui suoi piedi più volte di quanto sarebbe considerato accettabile. La sospensione dell’incredulità necessaria per convincersi che la ragazza riesca davvero a conquistare il mondo delle passerelle è notevole, e questo richiede allo spettatore uno sforzo significativo per superare le incongruenze della trama e apprezzare appieno la storia.
La recensione in breve
Geek Girl ha il merito di celebrare l'importanza dell'accettazione di sé e il valore della diversità, facendo affidamento anche sulla convincente performance della sua protagonista. Certo, comprendere perché il mondo della moda sia così ansioso di accaparrarsi come modella un'adolescente goffa e impacciata richiede un discreto sforzo di immaginazione da parte degli spettatori.
Pro
- La credibile performance della sua attrice protagonista
- La celebrazione del valore della diversità
Contro
- La sospensione dell'incredulità che richiede
- Voto CinemaSerieTV