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Home » Serie TV » Recensioni serie TV » Gli anelli del potere 1×04, recensione: la forza dell’epica

Gli anelli del potere 1×04, recensione: la forza dell’epica

La recensione de Gli Anelli del Potere 1x04, la serie Prime Video ispirata a Il Signore degli Anelli, sempre più spettacolare ed epica.
Matteo MainoDi Matteo Maino16 Settembre 20221 commento5 min lettura
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un'immagine de gli anelli del potere
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Titolo Episodio: The Great Wave La serie: Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del potere, del 2022. Creata da J. D. Payne e Patrick McKay. Cast: Morfydd Clark, Robert Aramayo, Charles Edwards e Ismael Cruz Córdova.
Genere: Fantasy. Durata: 68 minuti ca. Dove lo abbiamo visto: Su Prime Video, in lingua originale.

Trama: Galadriel cerca di convincere Miriel a ricreare vecchie alleanze. Elrond fa una scoperta a Khazad-dûm. Arondir fa la conoscenza del misterioso Adar.


Arrivata a metà stagione, Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere non vuole smettere di stupire. Quasi volesse continuare a dimostrare la propria forza visiva, a non voler cedere e rimanere ingabbiata nei dettami canonici del piccolo schermo. Quello che forse stupisce più di ogni altra cosa è che non si tratta di una mera dimostrazione di muscoli (lo ricordiamo, la serie di Prime Video per le sue cinque stagioni previste avrà un budget di circa un miliardo di dollari) superficiale e autoindulgente, ma di una decisa necessità.

Come vedremo nella nostra recensione del quarto episodio de Gli Anelli del Potere (1×04), la serie basata sulle opere di Tolkien, rimanendo rispettosa del materiale di partenza, si prefigge di costruire una mitologia sempre più presente. Il risultato è un’immersione completa in una terra viva, reale, tangibile, composta da Storia e visioni del futuro. La definizione esatta di straordinario. Così come lo è questo episodio, che pur sacrificando qualche personaggio (che sicuramente ritroveremo il prossimo venerdì) coinvolge e porta avanti un racconto che si fa sempre più epico.

La trama: vedere il futuro

un'immagine de gli anelli del potere
Succede molto in questo quarto episodio intitolato The Great Wave (e gli spettatori non dovranno aspettare poi molto, una volta iniziata la puntata, per capirne il riferimento), ma non vogliamo rovinare le molte sorprese che ha in serbo. Basti sapere che in poco più di un’ora, Gli Anelli del Potere si concentrerà su tre personaggi principali che a loro modo porteranno bene in avanti la storia generale. La prima è Galadriel, arrivata insieme ad Halbrand a Númenor, intenta a convincere la regina Miriel a riformare una vecchia alleanza tra elfi e Uomini. Anche in questo caso le richieste della giovane e intraprendente elfa faranno fatica a essere ascoltate. E pure a Khazad-dûm Elrond deve cercare di convincere i nani (e in particolare il suo vecchio amico Durin IV) a stipulare un certo tipo di alleanza, anche se pure in questo caso manca una fiducia reciproca tra le due razze.
Nel frattempo, Arondir, catturato dagli orchi, viene portato faccia a faccia con il misterioso Adar, che sembra avere qualche piano segreto.

Possiamo riassumere la trama del quarto episodio in queste poche righe, che sono solo la base di un’ora di televisione che porta in avanti personaggi e narrazione. L’accento si pone costantemente su una minaccia incombente, su un futuro pronto ad arrivare e che sconvolgerà la tranquillità di tutti. Si crea una tensione fortissima che travalica i confini dei singoli personaggi e che fa percepire una dimensione davvero mitologica. È forse questo l’obiettivo più centrato di questo episodio: Gli Anelli del Potere è solo un segmento di una grande epopea che ha avuto un passato e che avrà un futuro, rimettendo in prospettiva tutto quello che abbiamo saputo finora sulla Terra di Mezzo.

Una prospettiva sempre più grande

un'immagine de gli anelli del potere
Arrivati a metà stagione le cose iniziano a espandersi sempre di più, facendosi sempre più grosse. E, forse, risulta persino coerente l’assenza totale dei Pelopiedi e di Nori, come se fossero personaggi al momento troppo piccoli per rendersi conto della portata degli eventi in corso. Concentrandosi su elfi e umani, e su nani dal glorioso passato, Gli Anelli del Potere costruisce un gigantesco senso dell’epica, obiettivo che lo stesso Tolkien si poneva al momento della creazione del suo Legendarium, ponendoci come spettatori di una storia dal sapore primigenio.

Il tutto valorizzato dalle immagini, spettacolari, grandiose, che solo raramente tradiscono una natura televisiva che quasi mai si percepisce e che viene costantemente nascosta dalla maestosità della colonna sonora di Bear McCreary. Come dicevamo più sopra, questa ricchezza visiva è essenziale per costruire e rendere più tangibile quel senso di mito e meraviglia che non è qualità produttiva, ma elemento integrante e fondamentale per la riuscita dell’opera. Puro senso del linguaggio cinematografico.

Lo sviluppo dei personaggi

un'immagine de gli anelli del potere
Questo The Great Wave non verrà ricordato solo per la storia che tende verso un’evoluzione e un punto di non ritorno. Allo stesso modo i personaggi principali iniziano ad andare oltre la semplice descrizione caratteriale degli esordi per rendersi più tridimensionali e meno stereotipati. Ogni rapporto affrontato nel corso dell’episodio mostra nuovi lati emotivi del singolo individuo, rendendocelo più empatico ai nostri occhi. È il caso di Elrond e di Durin IV, che sembrano finalmente smettere di interpretare dei ruoli per dare spazio a una commovente sincerità. È il caso di Galadriel, così diversa da quella che conosciamo e che inizia a mostrare un lato più umano, confermando un personaggio ancora tutto da scoprire, al momento vittima della propria immaturità ma pronto a crescere e migliorare.

È il caso di dirlo: la magia si sta davvero compiendo. È la conferma di una scrittura ragionata e che si scontra solo con l’impazienza dello spettatore. Una scrittura che magari non sempre centra il bersaglio nel migliore dei modi (a questo proposito alcuni momenti, complice anche un montaggio non troppo azzeccato, aumentano velocemente il ritmo disorientando inizialmente), ma sa benissimo quali sono le tappe di un percorso e dove porta la fine della strada intrapresa.
E così, non possiamo fare a meno di cavalcare quella grande onda del titolo, pronta a trascinarci con sé e che nella sua portata maestosa risulta uno spettacolo anomalo, rigettante forse, ma su cui non possiamo fare a meno di posare il nostro sguardo.

La recensione in breve

8.5 Epico

C'è solo una parola per descrivere il quarto episodio de Gli Anelli del Potere: epico. La storia compie passi in avanti, così come lo sviluppo dei personaggi; le immagini grandiose supportano gli eventi narrati e fanno respirare una mitologia complessa e affascinante; la musica e gli attori uniscono il tutto. Peccato per qualche momento calante, ma sono minuzie di un racconto che procede spedito, ammaliando il proprio pubblico.

  • Voto CinemaSerieTv 8.5
  • Voto utenti (3 voti) 7.7
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