Titolo episodio: We Light The Way. La serie: House of the Dragon (id.) del 2022. Regia di: Clare Kilner Cast: Paddy Considine, Milly Alcock, Matt Smith, Emily Carey.
Genere: fantasy, drammatico. Durata 63 minuti. Dove lo abbiamo visto: in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: Per salvare l’unione del regno, re Viserys spinge la figlia Rhaenyra a sposarsi con il figlio di Lord Corlys, ma lo stato di salute del sovrano dei Sette Regni farà precipitare le cose.
C’è un sapore da finale di stagione che si appoggia sul nostro palato e non si vuole sciogliere, mentre vediamo questo quinto episodio di House of the Dragon, dal titolo We Light The Way. Siamo ormai arrivati al giro di boa di questo prequel ufficiale de Il Trono di Spade, più piccolo nelle dimensioni e nella portata epica, ma senza dubbio non meno spettacolare e appassionante, e la sensazione, arrivati ai titoli di coda conclusivi, è di aver visto chiudersi un primo capitolo di questa nuova saga.
Proprio per questo motivo, come avremo modo di approfondire in questa nostra recensione di House of the Dragon 1×05, proprio a causa degli eventi (che non racconteremo per evitare gli spoiler) decisivi narrati, l’episodio è uno dei migliori visti finora, ricco di tensione, alto nel ritmo e ottimo dal punto di visto della scrittura. Così coinvolgente da desiderare ardentemente l’uscita immediata del sesto. Purtroppo, o per fortuna (visto che la settimana d’attesa ci dà l’occasione di ripensare a quanto visto), dovremmo aspettare con impazienza.
La trama cambia tutto
Nel corso delle nostre recensioni settimanali si è spesso parlato di un equilibrio a Westeros pronto a cambiare, di un’attesa ribollente, nel sangue dei personaggi, nel corso degli eventi, persino attraverso i tuoni del cielo, che lasciava presagire un cambiamento imminente. La trama di questo quinto episodio narra proprio quell’atteso cambiamento. Sia chiaro, però, la situazione della giovane Rhaenyra non sembra poi migliorare più di tanto, soprattutto in luce agli avvenimento dello scorso episodio.
La giovane principessa è costretta dal padre re Viserys a convogliare a nozze con il figlio di Lord Corlys, sia per mettere a tacere il comportamento emancipato della ragazza, sia per tentare di arginare una frattura interna che potrebbe mettere in pericolo l’unione dei Sette Regni. Ancora una volta Rhaenyra diventa simbolo e icona di una femminilità ingabbiata da un mondo maschile, che la obbliga a seguire un percorso già tracciato.
Percorso che, invece, lo zio Daemon si sta pian piano costruendo da solo, agendo come una caotica comparsa intenta a distruggere i piani del re e i suoi consiglieri. Infine, un’altra persona acquista sempre più valore all’interno della narrazione: Alicent, migliore amica di Rhaenyra, ora regina pronta a dimostrare il suo carattere. In questo episodio, la sposa del re acquista più spazio e valore, mettendo in ombra il marito, sempre più debilitato dalla malattia. È un cambio di focus che si fa interessante, soprattutto in luce del futuro della storia.
Sul sentiero tracciato
Storia che gioca con le aspettative e le attese dello spettatore, che sia un nuovo ingresso nel mondo di Westeros o che sia fan della serie madre. Croce e delizia di House of the Dragon è, infatti, la sua stessa natura: una serie minore, sia per portata epica che per dimensione, legata a doppio filo agli eventi che già conosciamo e che non si possono modificare. Troppo distante nel tempo rispetto a Il Trono di Spade, House of the Dragon ha solo il compito di regalare agli spettatore una bella storia, coinvolgente e appassionante.
Ed è così che il sentiero tracciato di Rhaenyra diventa lo stesso sentiero che la serie è costretta a compiere. Un percorso deciso in principio e limitato, da cui si può solo provare a deviare. Nella scelta di Rhaenyra tra il matrimonio politico e l’amore sincero, tra la prigionia del suo ruolo e la libertà della sua persona, si rispecchia il senso della serie stessa: destinata a raccontare una storia decisa a tavolino, ma libera di farlo con gusto.
Due attrici fantastiche
Arrivati al quinto episodio, il cast continua a essere uno dei punti di forza della serie, specialmente per quanto concerne i personaggi principali. Non solo personalità e scrittura, Rhaenyra, Alicent, Viserys e Daemon funzionano soprattutto grazie ai loro interpreti che, con un perfetto uso del corpo e degli abiti che indossano, si trasformano e si valorizzano. Le due attrici, soprattutto, sanno incarnare perfettamente i personaggi migliori della serie: Emily Carey si è incredibilmente trasformata in questo quinto episodio (complice l’attenzione rivolta nei confronti del suo personaggio, finalmente posto sotto i riflettori), mentre Milly Alcock ormai è un volto iconico che non vorremmo abbandonare mai. E a questo proposito ci dispiace pensare che, prima della fine della stagione, le due attrici cederanno il testimone a Olivia Cooke ed Emma D’Arcy.
La danza dei draghi
Si parlava di gusto nel raccontare gli eventi. We Light The Way mette in sequenza una serie di scene capaci di affrontare tutto lo spettro emotivo. Con un gusto ricercato per la messa in scena, con una fotografia curata nei minimi dettagli (che solo raramente cede il passo a una CGI non sempre all’altezza, vero tallone d’Achille di quest’opera, altalenante nella resa) e una scenografia ricchissima, House of the Dragon fa compiere alla storia principale un enorme passo in avanti attraverso un montaggio perfetto e un ritmo preciso.
Impossibile rifiutare la mano del nostro accompagnatore e non scendere in pista per ballare. House of the Dragon sprigiona nei confronti dello spettatore quella vitalità che solo la danza può regalare. Ed è proprio con una danza che si rappresentano i maggiori conflitti, proprio con una danza avviene il momento clou dell’episodio, che sancirà un prima e un dopo. Una danza che diventerà anche il modo in cui questa storia verrà ricordata nei libri rossi di Westeros. La danza dei draghi.
La recensione in breve
Il quinto episodio di House of the Dragon (1x05) ha il sapore di un piccolo finale. Tensione, coinvolgimento, emozioni, morte, amore e intrighi: ci sono tutti gli ingredienti per dare vita a un episodio che non verrà dimenticato facilmente. Supportato da un cast sempre più sensazionale, House of the Dragon sa di non poter competere in portata epica con la serie madre, ma nonostante il sentiero tracciato sa come raccontare con gusto la storia.
- Voto CinemaSerieTv