La serie: I Farad, 2023. Creata da: Mariano Barroso, Alejandro Hernández. Cast: Miguel Herrán, Omar Ayuso, Pedro Casablanc, Susana Abaitua, Nora Navas, Fernando Tejero, Adam Jezierski, Roberto Lezana. Genere: Thriller. Durata: 50 minuti circa/8 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Prime Video.
Trama: Nella Spagna degli anni ’80 Oskar, un ragazzo con il sogno di aprire una propria palestra, inizia a sperimentare la vita da jet sei della Costa del Sol grazie ai Farad, una famiglia che ha costruito la propria fortuna sul traffico d’armi.
Approda su Prime Video una nuova avvincente serie tv spagnola firmata da Mariano Barroso – già conosciuto per titoli come La línea invisible e Cosa riserva il futuro – e con protagonista Miguel Herrán, noto al grande pubblico per il ruolo di Rio ne La Casa di Carta e quello di Christian Varela in Élite. Ambientato nella città spagnola di Marbella durante l’epoca della Guerra Fredda, I Farad – questo il titolo dello show – segue l’omonima famiglia nella sua attività di commercio internazionale d’armi, mentre dà il proprio benvenuto a un nuovo membro, Oskar, che ne scombinerà inevitabilmente gli equilibri.
Come vedremo nella nostra recensione de I Farad, la serie con Miguel Herrán si rivela un prodotto piuttosto originale rispetto agli show del genere a cui siamo abituati, grazie a una narrazione capace di articolarsi su diversi livelli e a dei personaggi complessi, mai del tutto positivi e negativi e, per questo, davvero umani.
La trama: un’occasione da non perdere
Madrid, anni ’80. Oskar (Miguel Herrán), un ragazzo di 27 anni senza titoli di studio ma con un lavoro come insegnante di aerobica, sogna di mettersi in proprio e aprire una palestra insieme allo zio Manuel, ex minatore ed esperto di esplosivi nonché unico familiare che gli è rimasto dopo la morte del padre e l’abbandono della madre. Un giorno, fuori da una caffetteria, presta soccorso a una ragazza che sta subendo un’aggressione da parte di un uomo: è Sara (Susana Abaitua), giovane avvocatessa di Marbella – località balneare spagnola sulla Costa del Sol – facente parte della potente famiglia dei Farad che, a detta della stessa ragazza, si occupa di importazione ed esportazione di elettrodomestici.
Quando Sara invita Oskar alla festa del compleanno di suo padre Leo, il ragazzo si trova in un ambiente di lusso a lui totalmente estraneo, pieno di ospiti internazionali e Julio Iglesias a fare da intrattenitore. Alla ricerca del bagno nella villa, il ragazzo fa però una brutta scoperta: c’è infatti un uomo imbavagliato e legato all’interno di una stanza chiusa. Quali segreti nasconde la famiglia Farad e in cosa consiste realmente la loro attività? Oskar si ritroverà presto a decidere se tirarsi fuori dai giochi o entrare a far parte de business e cambiare il proprio destino.
“Quando non sei nessuno, pensi di meritare tutto.”
Oskar è un ragazzo ambizioso che, a causa della sua condizione di orfano, ha sempre dovuto provvedere al proprio sostentamento senza poter fare affidamento su nessuno. E, proprio per questo – salvo lo shock iniziale nello scoprire l’attività dei Farad, il traffico d’armi internazionale -, sembra non avere grosse esitazioni quando gli si prospetta la possibilità di cambiare vita. La famiglia di Sara gli spalanca immediatamente le porte di un mondo fatto di lusso e adrenalina, ma anche di violenza e spregiudicatezza che, se da un lato gli permette di coronare il proprio sogno – aprire una palestra – dall’altro lo metterà presto nella condizione di dover prendere una decisione dalla quale sarà impossibile tornare indietro. Essere accolto a casa Farad significa, infatti, entrare a far parte a pieno titolo della famiglia, con tutti gli oneri e gli onori che questo status comporta e, soprattutto, con l’obbligo di mettere da parte segreti e malintesi per far sì che via sia una totale fiducia.
Oskar e i Farad finiscono quindi per scegliersi a vicenda: il primo desidera con tutte le proprie forze entrare a far parte di una famiglia forte e unita come non ha mai avuto, un’occasione di riscatto che pensa di meritare più di chiunque altro. I secondi sembrano averlo scelto, avendo probabilmente colto nel ragazzo quel potenziale ignoto anche a lui stesso. Nasce così un nuovo Oskar, un ragazzo che ha adesso l’occasione di scegliere il proprio posto nel mondo e con la strada spianata verso il successo. Ma anche verso la perdizione.
Una storia su più livelli
I Farad porta sullo schermo una storia che si articola su diversi livelli e, per questo, si rivela un prodotto piuttosto originale rispetto agli show del genere a cui siamo abituati. La serie ha infatti un chiaro motore thriller, con l’attività della famiglia che si svela pian piano, insieme alle relative implicazioni. Allo stesso tempo, lavora sulla crescente tensione dell’atmosfera familiare, mostrando le relazioni che si intrecciano tra i suoi membri, spesso di potere e guidate dal puro interesse. In questo, si inserisce a gamba tesa il personaggio di Oskar: inizialmente del tutto estraneo allee dinamiche sopracitate, ben presto scombinerà gli equilibri del clan Farad per ridefinirli lui stesso.
Proprio come la trama, anche i protagonisti dello show sono piuttosto strutturati, ognuno con i propri chiaroscuro, mai del tutto positivi e negativi e, per questo, molto umani. Per quanto riguarda il cast, i più avranno riconosciuto Miguel Herrán nei panni del protagonista Oskar, noto al grande pubblico soprattutto per aver interpretato Rio ne La Casa di Carta e Christian Varela in Élite. Meno celebre è invece la sua controparte Susana Abaitua (Sara nella serie), già vista in Italia nelle commedie romantiche Patria e Pazzo per lei.
La recensione in breve
I Farad si rivela un prodotto piuttosto originale rispetto agli show del genere a cui siamo abituati, grazie a una narrazione capace di articolarsi su diversi livelli e a dei personaggi complessi, mai del tutto positivi e negativi e, per questo, umani.
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Voto CinemaSerieTV