La serie: L’amica geniale 4, 2024. Creata da: Saverio Costanzo. Cast: Alba Rohrwacher, Irene Maiorino, Edoardo Pesce, Lino Musella, Fabrizio Gifuni, Stefano Dionisi, Pier Giorgio Bellocchio, Sonia Bergamasco, Eduardo Scarpetta. Genere: Drammatico. Durata: un’ora circa/10 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Rai Play.
Trama: Nella quarta e ultima stagione della serie, Elena e Lila, ormai adulte, si ritrovano ad affrontare difficili scelte personali e professionali. Tra crisi familiari, ambizioni e la crescente tensione politica degli anni ’70, il loro legame viene messo alla prova più che mai, in un intreccio di passione e rivalità che spingerà ai limiti la loro amicizia.
A chi è consigliato? A chi ama le storie intense di amicizia e crescita personale, con uno sguardo autentico all’Italia del dopoguerra.
La quarta stagione de L’amica geniale, basata sull’ultimo libro della saga scritta da Elena Ferrante, segna il culmine della straordinaria evoluzione delle protagoniste Elena e Lila, ormai adulte, alle prese con le sfide di una maturità che non ha dimenticato, però, il peso del passato. L’adattamento seriale, ideato da Saverio Costanzo ma questa volta diretto da Laura Bispuri, ci restituisce una Napoli trasformata, ma sempre intrisa di quegli stessi legami e tensioni che hanno caratterizzato l’intera saga. Elena, ormai scrittrice affermata, si confronta con le scelte di una vita che l’ha allontanata dal rione e dalle sue radici, mentre Lila, più pragmatica e feroce, si trova a dover fare i conti con le sue stesse ambizioni e contraddizioni.
La serie esplora temi universali, come la lotta per l’autodeterminazione, la difficile riconciliazione con il passato e il ruolo che la politica gioca nelle vite dei personaggi, con un’attenzione particolare alla situazione socio-politica dell’Italia a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Ma è soprattutto – e ovviamente – il rapporto tra le due donne, ormai segnato dalla distanza ma anche dall’irriducibile legame di un’amicizia che è stata al contempo amorevole e distruttiva, a fare da cuore pulsante a questa stagione.
L’età adulta
Elena Greco (Alba Rohrwacher) e Lila Cerullo (Irene Maiorino) hanno ormai raggiunto l’età adulta, e la loro amicizia si è intensificata e, al tempo stesso, complicata ulteriormente. Elena, diventata una scrittrice di successo, è ormai madre di due figlie, Dede ed Elsa, ma la passione mai sopita per Nino (Fabrizio Gifuni), con il quale ora intrattiene una relazione, la spinge a fare ritorno a Napoli. Tra dubbi sui propri sentimenti e il rapporto conflittuale con il passato, Elena si ritrova nuovamente vicina all’amica Lila, rimasta nel rione e in lotta con le difficoltà e i pericoli che ancora lo caratterizzano. Lila, dal canto suo, sempre forte e combattiva, si è trasformata in un’imprenditrice nel settore informatico, ma vive ancora sotto il peso della malavita locale – rappresentata ancora dai fratelli Solara – e dei vincoli familiari. In un’Italia in fermento e turbolenta, segnata da tensioni politiche e sociali, le due donne si confrontano riguardo ai loro percorsi di vita differenti che, però, in qualche modo sembrano sempre convergere.
Elena e Nino
Nella quarta stagione de L’amica geniale, il legame tra Elena Greco e Nino Sarratore diventa uno degli snodi emotivi più complessi e coinvolgenti dello show. Questo rapporto, che oscillava tra attrazione e illusione sin dai primi incontri, esplode ora in una passione totalizzante che i due protagonisti inseguono nonostante gli ostacoli. Nelle scene più intense, li vediamo vivere l’idillio di un amore che pare finalmente a portata di mano, con promesse di futuro e momenti intimi che sembrano infrangere ogni barriera; i due si rincorrono, viaggiano per stare insieme, costruendo con entusiasmo un progetto di vita comune. Tuttavia, come i lettori della saga già sanno, la storia d’amore tra Elena e Nino è destinata a scontrarsi con la realtà.
La serie, infatti, ci mostra fin da subito anche il lato oscuro e fragile della loro relazione: Nino, con la sua costante ambiguità e il suo sempre presente narcisismo, lascia presto emergere le proprie debolezze, rivelando un uomo più attaccato all’idea di sé che alla donna che dice di amare. Per Elena, invece, questa fase rappresenta una continua tensione tra l’autorealizzazione e il desiderio di costruire un legame stabile, ma anche una dolorosa crescita emotiva, che la obbliga a fare continuamente i conti con le proprie scelte.
Elena e Lila
Il rapporto tra Elena e Lila è (come è sempre stato) un continuo gioco di attrazione e respingimento, un legame che, nonostante gli anni e la distanza – fisica ed emotiva- , non perde mai la sua intensità. Ogni volta che le due donne si ritrovano, infatti, la relazione sembra riproporre le medesime dinamiche che hanno segnato la loro giovinezza: Elena cerca continuamente di affrancarsi da Lila, di costruirsi una vita che la separi dalla sua amica, ma in qualche modo finisce per dipendere da lei, tanto intellettualmente quanto emotivamente. Lila, dal canto suo, non manca mai di esprimere il proprio giudizio con quel mix di affetto e sarcasmo che la contraddistingue, come se ogni incontro fosse l’occasione per dire: “Te l’avevo detto”. Ma il cuore del loro rapporto rimane quella sottile rivalità che permea ogni aspetto della loro vita, dai legami sentimentali ai successi professionali. Mentre Elena cerca di affermarsi nel mondo della letteratura, Lila si fa strada nel suo modo tutto particolare, creando una tensione tra le due che sembra solo crescere col passare del tempo, alimentando un’amicizia che è, al tempo stesso, fonte di forza e distruzione.
Tensione tra passato e presente
Soprattutto nei primi episodi, la tensione tra il desiderio di autonomia di Elena e le aspettative sociali e familiari che gravano su di lei diventa un tema centrale della narrazione. Dopo aver costruito una vita lontano dal rione che l’ha plasmata, Elena si trova nuovamente circondata da voci che contestano il suo desiderio di indipendenza e che la riportano costantemente al ruolo che la società vuole per lei: quello di moglie, di madre e di figlia devota. Tornata a Napoli, così, la protagonista finisce presto per sentirsi intrappolata tra il richiamo delle radici e l’urgenza di definire la propria identità al di fuori delle rigide aspettative che il rione impone alle donne.
L’intensità del legame con il suo passato è quasi tangibile: ogni tentativo di avanzare si scontra con i giudizi della famiglia e dei vecchi amici, e il peso delle convenzioni sembra voler schiacciare il suo slancio di emancipazione. Nonostante il successo come scrittrice, infatti, Elena si ritrova comunque ad affrontare incessanti pressioni e a constatare come il proprio passato continui a condizionare ogni scelta del presente.
La politica come protagonista
In questa quarta stagione, la dimensione politica e sociale dell’Italia degli anni ’70 e ’80 è più che mai protagonista, arricchendo la storia di Elena e Lila con un realismo pungente. La regista Laura Bispuri utilizza, infatti, immagini di repertorio e sequenze d’epoca, come le manifestazioni femministe e i celebri comizi di Enrico Berlinguer, per catapultare lo spettatore in un periodo segnato da tensioni e cambiamenti profondi. Le proteste universitarie diventano un campo di battaglia per la generazione che cerca di farsi sentire, come nella scena in cui Nino Sarratore viene contestato dagli studenti proprio mentre discute criticamente del sequestro di Aldo Moro.
L’intreccio della trama personale con eventi come la strage di Bologna e gli attacchi terroristici di quegli anni mostra come i drammi della politica e della violenza sociale siano parte integrante delle vite dei protagonisti. In questo contesto, l’amicizia e le ambizioni di Elena e Lila assumono un significato più profondo, rispecchiando una società che cambia radicalmente e in cui il desiderio di emancipazione e i conflitti di classe sono centrali. Attraverso queste scelte, la serie riesce a far rivivere lo spirito di un’epoca cruciale, permettendo di comprendere non solo le tensioni sociali, ma anche la forza con cui le due amiche devono affrontare sia le sfide esterne che quelle interiori.
La recensione in breve
La quarta stagione de L'amica geniale approfondisce il legame complesso tra Elena e Lila, ormai adulte e alle prese con scelte che le allontanano, ma le legano ancora. Il contesto politico degli anni '70 e '80 arricchisce la trama, riflettendo su temi di libertà e ruolo femminile. Le interpretazioni di Alba Rohrwacher e Irene Maiorino portano in scena le dinamiche di rivalità e desiderio di emancipazione, continuando a confrontarsi con un passato che non smette di influenzare il presente.
Pro
- Profonda esplorazione dei personaggi
- Contesto socio-politico permeante
- Dinamiche avvincenti tra Elena, Lila e Nino
Contro
- Dinamiche lente in alcuni punti
- Voto CinemaSerieTV