La serie: Morte e altri dettagli, 2024. Creata da: Mike Weiss e Heidi Cole McAdams. Cast: Violett Beane, Mandy Patinkin, Lauren Patten, Rahul Kohli, Angela Zhou, Hugo Diego Garcia, Pardis Saremi e Linda Emond. Genere: Giallo, mistero. Durata: 52 minuti ca. /8 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Morte e altri dettagli è incentrato sulla brillante e irrequieta Imogene Scott che si ritrova nel posto sbagliato nel momento sbagliato e diventa la prima sospettata in un misterioso omicidio. L’ambientazione? Un transatlantico del mediterraneo sontuosamente restaurato. I sospetti? Ogni ospite e ogni membro dell’equipaggio. Il problema? Per dimostrare la sua innocenza, deve collaborare con un uomo che disprezza: Rufus Cotesworth, il più grande detective del mondo.
Un omicidio impossibile. Un esclusivo transatlantico in viaggio per il Mediterraneo. C’è una succosa lista di sospettati e, per le “coincidenze” del destino, tra i passeggeri c’è un detective di fama internazionale. Morte e altri dettagli, nuova serie tv disponibile in streaming su Disney+, si attiene spudoratamente ai dettami del whodunnit postmoderno, con un estrema attenzione ai dettagli – che, difatti, cita anche nel titolo. Fin dall’inizio, siamo avvertiti del fatto che ogni dettaglio è rilevante quando si tratta di risolvere un crimine. Sia che si tratti di una voce fuori campo, sia che si tratti di una prospettiva diversa, la produzione di Mike Weiss e Heidi Cole McAdams si presenta come una storia a scatole cinesi in cui la sorpresa è “oltre l’illusione”: analizziamo questa impostazione narrativa nella nostra recensione di Morte e altri dettagli, mettendo in luce come la serie targata HULU non sia sempre all’altezza di questa sua ambizione.
Morte e altri dettagli… ma quali?
A bordo della SS Varuna le parole d’ordine sono lusso e volgarità e gli accessori imprescindibili champagne a bordo piscina, affari tra l’élite mondiale e umiliazione dell’equipaggio. Almeno, finché non compare un cadavere in una cabina. “È una morte orribile, ma in un certo senso poetica“, descrive il responsabile della nave all’uomo accoltellato. Il suddetto crimine si rivela essere un macguffin con Imogene Scott (Violett Beane) come principale sospettata: una donna affascinante e astuta che si diverte in un mondo a cui non appartiene. È la migliore amica dell’ereditiera di un clan che ha preso il transatlantico come suo e ha avuto la cattiva idea di intrufolarsi nella stanza del futuro defunto. Il caso viene affidato a Rufus Coteworth (Mandy Patinkin), un tempo il miglior investigatore privato del pianeta, verso il quale Imogene nutre rancore per un evento molto specifico della sua infanzia. Due decenni prima, il celebre detective aveva lasciato irrisolta l’indagine sul macabro omicidio della madre della protagonista. I motivi? Da svelare nel corso dei dieci episodi che compongono la storia.
Ma perché Imogene e Coteworth si rivedono dopo due decenni? Doveva proprio accadere durante il viaggio di pensionamento del mago? Quali segreti nasconde questa nave, che rende omaggio al passato con le sue fanfare? Sulla SS Varuna, dove tutti nascondono qualcosa, si dipanano dunque diverse incognite e gli alibi vengono messi alla prova da personaggi piuttosto inverosimili. È chiaro che per forma e contenuto, oltre che per la messa in scena art déco, Morte e altri dettagli fa parte della lunga lista di figli non riconosciuti del franchise Knives Out di Rian Johnson. Una regola non detta di questo format, ovviamente, è l’ampia gamma di possibili colpevoli. Dal capo del clan Collier, ai suoi figli, all’avvocato dello studio, a un prete con un figlio tiktoker, ai membri della troupe, a un politico in cerca di fondi e persino ai membri di un impero della moda cinese, tutti sono nel mirino di Coteworth.
Un murder mystery nel segno dell’ipertrofia
Ambientata in un contesto di lusso e di élite globale, promette di offrire un’intrigante esplorazione dei segreti e dei conflitti che si nascondono tra i passeggeri e l’equipaggio della SS Varuna. Parliamoci chiaro, Morte e altri dettagli è tutto tranne che un giallo innovativo: ci sono un detective arguto e alcune rivelazioni inaspettate, ma la sua mancanza di originalità si ripercuote soprattutto su alcune decisioni narrative e sul parterre fin troppo esteso di personaggi secondari.
“I dettagli sono importanti”, sentenzia l’ex “più grande detective del mondo”, Rufus Cotesworth (Mandy Patinkin). Tuttavia, quando lo incontriamo, questo è un termine privo di significato: è un uomo finito e considerato un incapace ma, proprio come gli altri detective più famosi dei media, crede che le illusioni siano ovunque e che il suo compito, e anche quello di noi spettatori, sia quello di smascherarle. In realtà, Morte e altri dettagli mette alla prova questa convinzione perché Cotesworth si dimostra un narratore inaffidabile; le sue parole sono confuse come le verità che dovremmo cercare.
Con sfumature sia umoristiche che cupe, Morte e altre dettagli non vuole essere il “solito” murder mystery: per questo, propone un colpo di scena dopo l’altro e ogni rivelazione è più grande della precedente. Su questa nave di bevute, tradimenti e morte, il mistero non vacilla mai, ma è estremamente ingombrante: un aspetto che potrebbe fare affondare la serie davanti agli occhi di svariati spettatori. Per fortuna, su questo vascello dall’aria di alta società anni ’20, c’è un cast di personaggi deliziosamente disordinati (almeno in una prima parte), ognuno dei quali si nasconde dietro una maschera.
Giù la maschera, ma rimane solo… confusione
In tutto questo dramma politico e d’affari, è la relazione tra Cotesworth e Imogene a rimanere la più intrigante; scavare nel loro passato trasforma la ricerca di un assassino in una ricerca di riconciliazione. Un vecchio cane con gli stessi vecchi trucchi e la sua intelligente assistente devono imparare a convivere con il passato e a farsene una ragione: è l’unione tra passato e presente crea un intrigo ancora maggiore e una dinamica che ci spinge a continuare la visione della serie tv.
Tuttavia, se da un lato i flashback funzionano per far emergere vecchi dettagli e metterne in luce di nuovi, dall’altro questo movimento continuo rende la timeline di Morte e altri dettagli veramente confusa. Cotesworth afferma che per noi spettatori è più divertente capire tutto da soli ma, in realtà, sembra che non ci venga mai data la possibilità di farlo. I dettagli sono davvero importanti, come spiega lo stesso detective, ma sembra che Morte e altri dettagli, per assurdo, non sappia come gestirli, ripiegando sulla strabordanza.
La recensione in breve
Nonostante la sua ambizione di partenza, concentrarsi sui dettagli per smascherare il fascino della borghesia, Morte e altri dettagli straborda, fa il pieno di svolte, colpi di scena e personaggi, lasciando lo spettatore incredibilmente confuso.
- Voto CinemaSerieTv