La serie: Non lasciarmi cadere, 2024. Creata da: Alex Haridi, Amanda Högberg. Cast: Yasir Hassan, Olle Strand, Yusra Warsama, Ane Dahl Torp, Henrik Norlén, Ardalan Esmaili Genere: Drammatico, Crime. Durata: 45 minuti circa/5 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Dopo che un quattordicenne commette un crimine orribile, viene sollevata la questione di chi ne sia responsabile.
A chi è consigliato? A chi ha voglia di compiere una profonda riflessione riguardo a quello che è il concetto di responsabilità sociale nell’ambito della delinquenza giovanile.
Con il suo debutto su Netflix previsto per il 24 aprile 2024, la miniserie Non lasciarmi cadere promette di far parlare di sé. Ambientato nel lungo e gelido inverno svedese, lo show in cinque episodi racconta una storia di criminalità giovanile e disagio sociale, offrendo uno sguardo crudo e provocatorio su quelle che sono le cause che portano al compimento di devastanti atti di violenza.
Come vedremo nella nostra recensione di Non lasciarmi cadere, attraverso l’intensa performance del suo giovane protagonista, la serie esplora le complesse dinamiche dell’amicizia e le profonde conseguenze che un contesto di delinquenza può avere sui ragazzi, sfidando il pubblico a riflettere sulla responsabilità collettiva della società di fronte a tali tragedie e offrendo una visione rivelatrice di alcune realtà particolarmente complesse.
La perdita dell’innocenza
![Una scena della miniserie Non lasciarmi cadere.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/1054721-deliver-me-nouvelle-mini-serie-suedoise-qui-explore-l-innocence-perdue-sur-netflix.jpg)
In un gelido inverno svedese, nel bel mezzo di un desolato parco giochi, la neve avvolge silenziosamente il corpo esanime di un ragazzo di quattordici anni. Accanto a lui, il suo migliore Douglas amico Nome stringe una pistola fumante. È questa struggente scena ad aprire la miniserie Netflix Non lasciarmi cadere, nella quale ognuno dei cinque episodi che la compongono analizza gli eventi che hanno condotto a questo tragico momento.
Fin da subito appare chiaro quello che è l’obiettivo della miniserie ideata da Alex Haridi e Amanda Högberg: narrare le vicende di due adolescenti che si ritrovano improvvisamente smarriti in un mondo troppo ostile e crudele per loro. Per fare questo, lo show non si concede compromessi, anzi aspira a essere una rappresentazione drammatica e autentica di una realtà decisamente amara, che da un lato denuncia quelli che sono i lati oscuri di una nazione, la Svezia, e dall’altro adotta un approccio empatico nei confronti dei suoi protagonisti. Nonostante le azioni di Douglas, infatti, lo spettatore non potrà fare a meno di provare compassione per lui e desiderare che possa vere una seconda possibilità.
Responsabilità sociale
![Olle Strand e Yasir Hassan in una scena di Non lasciarmi cadere.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/Deliver-Me-696x392-1.jpg)
La miniserie Non lasciarmi cadere offre uno sguardo penetrante sulla responsabilità sociale in merito alla delinquenza giovanile. Attraverso la narrazione della tragedia in cui un ragazzo di quattordici anni perde la vita per mano del suo migliore amico, la serie esplora infatti quelle che sono le responsabilità collettive dietro a questo drammatico gesto. In questo senso, la trama mette in luce come la società spesso etichetti questi giovani criminali come mostri, senza considerare il contesto sociale e le cause profonde che li hanno condotti a compiere tali gesti; una stigmatizzazione che ha un impatto significativo sul loro futuro e su quello della loro comunità, creando un circolo vizioso di alienazione e marginalizzazione. La serie evidenzia la complessità delle relazioni sociali e il ruolo che ognuno ha nel plasmare il destino dei giovani coinvolti nella criminalità.
Inoltre, lo show offre un’analisi approfondita dell’impalcatura burocratica e governativa della società svedese, che può essere comunque accomunata a moltissime altre realtà, compresa la nostra. Un’analisi che evidenzia come i servizi sociali, le forze dell’ordine e la stessa comunità cittadina spesso si rivelino strutture distanti e inefficaci nel proteggere i giovani dalle tragedie e dalla violenza. A partire da questi spunti, Non lasciarmi cadere invita il suo pubblico a compiere una profonda riflessione su quello che è il ruolo di ciascuno nel plasmare il destino dei giovani coinvolti nella criminalità, invitando gli spettatori a guardare oltre le apparenze e oltre il semplice concetto di condanna.
Un’intensa messa in scena
![Yasir Hassan nel ruolo di Douglas.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/36527f6b-0b00-4ed1-9546-12befbcc1749.jpg)
La sceneggiatura di Non lasciarmi cadere si distingue per la sua capacità di tracciare gli archi narrativi dei personaggi in modo mirabile, offrendo uno sguardo profondo e coinvolgente sul viaggio dei due giovani protagonisti in un universo spietato. In particolare, il dolore interiore di Douglas, interpretato con intensità da Olle Strand, è reso in modo autentico e toccante, riuscendo a trasmettere al pubblico una vasta e complessa gamma di emozioni e portando alla luce tutti i suoi conflitti interiori. Allo stesso tempo, la fotografia si rivela in grado di catturare l’atmosfera e l’essenza delle scene attraverso una regia attenta e una composizione visiva coinvolgente, dando vita a un’esperienza cinematografica significativa, che affronta temi universali con sensibilità e consapevolezza.
La recensione in breve
Attraverso l'intensa performance del suo giovane protagonista e un'attenta sceneggiatura, Non lasciarmi cadere esplora le complesse dinamiche dell'amicizia e le profonde conseguenze che un contesto di delinquenza può avere sui ragazzi, sfidando il pubblico a riflettere sulla responsabilità collettiva della società di fronte a tali tragedie e offrendo una visione rivelatrice di alcune realtà particolarmente complesse.
Pro
- Lo sguardo empatico al suo protagonista
- La riflessione sulla responsabilità collettiva
Contro
- Il ritmo a volte altalenante
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Voto CinemaSerieTV